Giulianova, il vecchio che parla con il mare a 94 anni cerca l'amore

Giulianova, il vecchio che parla con il mare a 94 anni cerca l'amore
di Francesco Marcozzi
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Venerdì 8 Ottobre 2021, 08:01

Lo ha fermato solo il temporale di ieri, ma Pasquale Di Marco, il 94enne innamorato del mare di Giulianova, ogni giorno scende da Poggio San Vittorino con la sua punto, la sua sediolina e si “piazza” davanti al mare con il quale intavola ancora un dialogo che dura ormai da tre anni. E che non conosce stagioni. Di recente ha fatto sapere ai suoi estimatori (che si fermano sulla spiaggia sud a dialogare con lui, gli scrivono, gli fanno gli auguri ed i complimenti) di essere ritornato. Dopo l’intervento al cuore con l’applicazione di un pacemaker, rieccolo arzillo e sereno con la sua sedia appollaiato in riva al mare sulla spiaggia sud in prossimità degli amici di Capo Horn che lo assistono e lo guardano amorevolmente da lontano.

Ma lui sembra non avere bisogno di nulla. E’ contento di aver ricevuto dal Comune di Giulianova la cittadinanza onoraria e dice: «Sono tornato- dice- perché il mare per me è la vita ed è la cura, il balsamo, mi hanno dato pasticche per il mio cuore, ma credo che una boccata d’aria carica di iodio del nostro Adriatico faccia sicuramente meglio». Ma dopo tre anni che cosa avete ancora da dirvi tu ed il mare? «Ci parliamo con il cuore, con la mente, con i sentimento - dice Pasquale -. E' vero, è un dialogo infinito al quale non posso rinunciare ma è tutto l’ambiente, le onde, la spuma, il vento, i gabbiani ,siamo come dentro la cornice di un quadro ed io qui mi sento veramente bene.

La gente si ferma, vuole parlare con me ed io racconto un po’ a tutti la mia vita, da quando facevo il minatore in Belgio ed ho visto amici che morivano accanto a me dopo alcune frane e ancora la mia opera da infermiere che ricordo ancora con tanta simpatia».

Ma com’è la tua vita, al di là del mare? «Sono vedovo e posso contare su una buona pensione, c’è mia nuora che mi assiste come una figlia ed io sto bene con lei, mi chiedo una sola cosa e cioè di accompagnarla la domenica alla messa ed io e lei ogni domenica mattina nei giorni di festa andiamo a messa a Santa Maria delle Grazie a Teramo. Non faccio mancare niente in famiglia». Capita a volte di sentirsi solo? «Raramente- ammette. Ed in quei casi sento che mi piacerebbe avere una donna accanto, anzi approfitto di questa intervista per dire che la vado cercando, una donna che la pensi come me, che mi sia fedele ed io, ripeto, ho una bella pensione. Dovrebbe avere una sessantina d’anni, quindi sicuramente più giovane di me, perché le donne maturano prima ma invecchiano anche prima e poi che facciamo, due anziani, anche troppo». 

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