Ospedale, lavori dopo il crollo: scoppia tubatura, locali allagati

Ospedale, lavori dopo il crollo: scoppia tubatura, locali allagati
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Giovedì 4 Giugno 2020, 11:42
Partiti all'ospedale di Vasto gli accertamenti sulle cause che hanno determinato il crollo, nei giorni scorsi, di una porzione di solaio in una stanza della Chirurgia. È stata vagliata preliminarmente l'ipotesi delle infiltrazioni d'acqua che potrebbero aver determinato una ossidazione delle armature metalliche del solai. Proprio mentre erano in corso i rilievi dei tecnici sulla vulnerabilità delle strutture murarie, è scoppiata una delle tubazioni dell'impianto di riscaldamento, causando l'allagamento di diversi locali, esteso fino alla cappella e alla sala della Risonanza magnetica in Radiologia.

I disagi sono stati contenuti grazie al tempestivo intervento dei Vigili del fuoco, intervenuti con apparecchi di aspirazione, degli addetti alle pulizie e del personale dei reparti. Non si esclude un collegamento tra l'episodio di oggi e il crollo del solaio, che potrebbe essere stato determinato proprio da un'infiltrazione partita da perdite d'acqua degli impianti, datati e logorati dal tempo.

L'accaduto ha ulteriormente accelerato l'assunzione di provvedimenti necessari da parte della Direzione della Asl
Lanciano Vasto Chieti, sollecitati anche dalle indicazioni contenute nel verbale stilato dopo il crollo dai Vigili del
fuoco. Si tratta di portare a termine il monitoraggio già avviato sulla tenuta dei solai e di eseguire gli interventi di
consolidamento necessari per rendere di nuovo agibile le aree sotto osservazione.

Quello della sicurezza di pazienti e operatori è un tema fondamentale in queste ore, nelle quali si rende necessario
porre in atto misure di ristrutturazione e ripristino degli ambienti interessati dal distacco che ha coinvolto anche il
piano sovrastante, occupato da Nido e Sala parto. Al tempo stesso c'è l'esigenza di preservare la piena ripresa delle attività, specie quelle chirurgiche, che hanno già subito il lungo stop determinato dal Coronavirus. Una rimodulazione si rende necessaria per conciliare sicurezza e assistenza. 
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