Covid, Di Bartolomeo non ce l'ha fatta: addio all'ex capo della polizia penitenziaria

Covid, l'addio a Valentino Di Bartolomeo l'ex capo della polizia penitenziaria
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Domenica 17 Gennaio 2021, 13:12

Ha lottato fino all'ultimo, ma non ce l'ha fatta. In tanti sapevano della sua battaglia contro il Covid, del ricovero da diverse settimane, ma anche del fatto che stesse lottando con tutte le sue forze peraltro con segni di miglioramento. E invece lil virus ha avuto la meglio e il commissario Valentino Di Bartolomeo, ex capo della polizia penitenziaria di Chieti e Pescara dal 1978 al 2015, non ce l’ha fatta.

Se n'è andato a 65 anni il volto simpatico e rassicurante della casa circondariale di Chieti dove il commissario era stato in servizio fino al 2015, anno della pensione. Prima ancora era stato comandante della polizia penitenziaria di Pescara. Cavaliere della Repubblica insignito della medaglia d’oro alla benemerenza da Papa Giovanni Paolo II, il commissario Di Bartolomeo era originario di Campobasso.

E proprio nel capoluogo molisano verranno celebrati i funerali.

«Una persona straordinaria, vivace, capace di travolgere con il suo entusiasmo chiunque si imbattesse in lui e nei  suoi progetti, come quello di realizzare una compagnia teatrale di polizia penitenziaria a Chieti con la quale si esibiva riscuotendo tanti applausi». 

Nello speciale del Tg5 “Il mondo che vorrei" andato in onda pochi giorni fa con l'intervista al Papa, si vede un frammento del video dell'incontro a San Pietro dove c'è proprio Di Bartolomeo davanti al Santo Padre.

Valentino ha lasciato la moglie Gabriella e i figli imprenditopri Flavio e Livio, quest'ultimo collaboratore del vicesindaco di Chieti, Paolo De Cesare.

«Un altro pezzo di storia dell'amministrazione ha lasciato questo mondo». Si legge sulla pagina Facebook della polizia penitenziaria italiana. «Ha lottato con tutte le sue forze come ha sempre fatto, purtroppo, questa volta il male ha avuto il sopravvento. Una preghiera per lui e per tutti i deceduti per questa pandemia».

«Un esempio di umanità e professionalità, un vulcano di simpatia ed entusiasmo». lo ha ricordato così lo scrittore e commissario Igor De Amicis.

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