Richiamo, la Oss Stefania, 41 anni: «Non dovete aver paura di AstraZeneca»

Richiamo, la Oss Stefania, 41 anni: «Non dovete aver paura di AstraZeneca»
di Teodora Poeta
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Giovedì 6 Maggio 2021, 09:11 - Ultimo aggiornamento: 16:20

E’ un’operatrice socio sanitaria 41enne di Atri, volontaria della Croce rossa, la prima in provincia di Teramo ad aver ricevuto il richiamo del vaccino AstraZeneca. «Ho visto con i miei occhi una figlia rifiutare questo vaccino per i genitori – racconta Stefania Centorame - La mia opinione è che non bisogna avere paura». Proprio pochi giorni fa lo stesso commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha spiegato che si sta valutando l’ipotesi di estendere il farmaco alla classe di età inferiore ai 60.Nel frattempo, però, sono arrivate le rassicurazioni dall’Aifa sulla seconda dose di AstraZeneca, anche se attualmente sono ancora troppe, visti i numeri del contagio, le persone che pure nel teramano rifiutano addirittura la prima dose. Oggi, intanto, sempre nel teramano, dove si sta procedendo a passo decisamente spedito, sono gli appartenenti alle forze dell’ordine che inizieranno a ricevere il richiamo del vaccino AstraZeneca. «Io mi sono vaccinata come volontaria della Croce rossa – racconta Stefania – perché al momento come Oss non ho un posto di lavoro. Quando ho fatto la prima dose all’Hub di Atri ho avuto la febbre a 39 e mezzo, mal di testa e dolori alle ossa per un giorno, ma tutto è andato via con qualche Tachipirina. Adesso, invece, con il richiamo, che mi è stato somministrato al centro integrato di Mutignano, non ho avuto alcun sintomo, neanche il dolore al braccio. Nulla».

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Stefania ha 41 anni e oggi, con le attuali indicazioni, non si sarebbe potuta vaccinare con AstraZeneca, anche se ha potuto fare il richiamo. Eppure, lei stessa ci tiene a lanciare un messaggio: «Io vorrei dire a tutti che non bisogna avere paura dei vaccini, in particolar modo non bisogna temere i vaccini anti Covid-19 e AstraZeneca perché rappresentano l’unica soluzione per tornare a una vita normale». Il vero problema sta nella gestione dei consigli di somministrazione del vaccino AstraZeneca che ha via via portato i pazienti a vestire i panni dei medici. Ma è bene ricordare che chi rifiuta il vaccino perché ne vorrebbe un altro, magari Pfizer, va in coda e non ha una possibilità immediata di sostituirlo, così come lo stesso ministero alla Salute, Roberto Speranza, ha spiegato. E allora, forse, bisognerebbe chiedersi se, stavolta, i rischi dell’esposizione senza vaccino al Covid-19 con tutte le sue varianti ormai in circolazione valgano più dei rischi da vaccinati.
 

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