Ci sarà l’incontro con Maria Romanò, sorella di Attilio Romanò, ucciso dalla camorra nel 2005, e sono previste visite sia a Sulmona, per parlare del Campo di Concentramento 78, sia al Museo della Battaglia di Ortona. L’iniziativa conta anche su una ricca e qualificata rete di collaborazioni locali: il Coordinamento Regionale Abruzzo di Libera; il Presidio “A. Romanò” di Chieti; il Comune di Ortona con la biblioteca, il museo e la Consulta comunale giovanile; il Comune di Sulmona e le Associazioni “Una Fondazione per il Morrone” ed “Il sentiero della libertà”.
«E’ una esperienza culturale e didattica - sottolinea il prof. Carmine Catenacci, Direttore del Dipartimento di Lettere Arti e Scienze Sociali dell’Università “G. d’Annunzio” - che proprio in un momento di difficoltà dovuta alla situazione generale derivata dall’emergenza Covid, rilancia temi civili e di riflessione fondamentali per costruire competenze di cittadinanza».
«Proposta tra le iniziative nazionali dei nostri Campi di impegno e formazione - dichiara Daniela Marcone, Vice Presidente Nazionale di Libera – questa iniziativa vuole sottolineare l’importanza di mantenere viva la memoria delle vittime innocenti, attraverso la cui narrazione rileggere la storia e le storie del nostro Paese».
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