Pescara, uccise Aliona con 11 coltellate: ergastolo allo spasimante deluso

Pescara, uccise Aliona con 11 coltellate: ergastolo allo spasimante deluso
di Alfredo d'Alessandro
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Sabato 22 Gennaio 2022, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 23:36

Carcere a vita per Roland Bushi, l'uomo che uccise con 11 coltellate Aliona Oleinic, deceduta dopo 45 giorni in ospedale, la moldava di 33 anni di cui si era invaghito e forse innamorato. La Corte d'Assise d'Appello de L'Aquila ieri ha confermato l'ergastolo pronunciato dalla Corte d'Assise di Chieti il 23 marzo del 2021 escludendo l'aggravante della premeditazione. Resiste, anche in secondo grado, l'aggravante dei motivi abietti e futili, ovvero la gelosia, il Pg aveva chiesto la conferma dell'ergastolo.

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Le dichiarazioni

Bushi, sentito in video collegamento dal carcere di Frosinone, ha reso dichiarazioni spontanee, e davanti al giudici di appello, ha ribadito la richiesta di perdono.

Il suo difensore, l'avvocato Antonello D'Aloisio, ha chiesto, alla luce di un giudizio di comparazione di tutte le circostanze, la concessione delle attenuanti generiche che avrebbe fatto venire meno l'aggravante dei motivi abietti e futili, portando a infliggere una pena più bassa. Ed ha citato una sentenza della Corte d'Assise di Brescia, del 18 gennaio, che ha condannato a 24 anni di reclusione un uomo che ha ucciso a coltellate la moglie per gelosia davanti ai tre figli. Bushi subito dopo l'accoltellamento era rimasto sul posto, aveva confessato, si era pentito e anche oggi ha ribadito il suo pentimento.

«Sono dispiaciuto perchè 30 anni gli sarebbero bastati - ha commentato l'avvocato D'Aloisio - il carcere a vita è veramente negare ogni possibilità di riabilitazione». Le motivazioni saranno depositate il 15 aprile, quindi il legale valuterà se ricorrere in Cassazione.

Il fatto si verificò il mattino 3 settembre del 2019, a Francavilla al Mare: quel giorno diluviava ed Aliona, che lavorava in un locale notturno, era uscita nel cortile di dove di lì a poco avrebbe trovato la morte. Quel giorno il 30enne muratore albanese, che aveva iniziato a frequentare da alcuni mesi la donna nel night in cui lavora, dopo averla conosciuta su Facebook, si presenta davanti all'abitazione di lei. In seguito dirà che voleva un chiarimento sul loro rapporto, piuttosto altalenante, e che non era sua intenzione uccidere, ma dopo aver scavalcato il cancello estrae il coltello e colpisce più volte all'addome la donna. La donna finisce in gravissime condizioni all'ospedale di Chieti da dove viene successivamente trasferita al policlinico Gemelli di Roma: lì morirà il 18 ottobre per una insufficienza multiorgano. 

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