Coronavirus, coniugi bloccati a Cuba: «Impossibile partire con i voli della Farnesina»

Coronavirus, i coniugi bloccati a Cuba: «Impossibile partire con i voli della Farnesina»
di Francesco Marcozzi
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Giovedì 7 Maggio 2020, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 17:47

Bloccato a Cuba dal 28 febbraio, Raffaele Marà di Giulianova e la moglie cubana Tania Acosta sono alla disperata ricerca di un volo che li riportai in Italia. Da allora ad oggi tanti voli annunciati ma tutti puntualmente cancellati oppure stipati a tal punto che in molti non sono riusciti a trovare posto. Ed ora in lista d’attesa ci sono circa 120 italiani.

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«Il volo del 20 marzo, un Alitalia - scrive Raffaele Marà - con prezzo iniziale 1.800 euro per i primi biglietti venduti, ma a mano a mano i prezzi si sono cresciuti fino a 5.000 euro. Il volo del 5 aprile (Blue Panorama) costava 938 euro, e stato organizzato in tre giorni, partiva da L’Avana e molti erano a centinaia di chilometri di distanza. La stessa cosa per il volo del 16, è stato organizzato velocemente e alcuni non hanno fatto in tempo nemmeno a prenotare. Il motivo per cui molti italiani non hanno preso il volo perché i posti non erano sufficienti per tutti. Tutti noi abbiamo un biglietto andata e ritorno per l’Italia, alla fine di marzo il nostri voli non sono stati annullati, ma solo spostati. Chi aveva il volo il 24 di marzo, se l’è visto spostare al 4 aprile. Quindi tutte queste persone non si preoccuparono del volo del 29 marzo». Marà racconta che è stato «impossibile» ripartire con i volo organizzati dalla Farnesina il 29 marzo o il 5 e 16 aprile, «per il rapporto numeri aerei e numero di persone».

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«Abbiamo avuto assicurazione dall’ambasciata Italiana a Cuba ma non è stato sufficiente, noi come altri non siamo mai stati prenotati per quei voli. L’ambasciatore ci ha scritto personalmente annunciandoci che al nostro caso si era interessato anche il senatore pescarese Luciano D’Alfonso, sembrava fatta ma nemmeno questo è bastato. Noi per fortuna siamo in una casa, ma quelli che sono negli hotel rischiano di essere sfrattati perché non hanno più soldi. In questo momento i turisti non possono uscire, molti non hanno la possibilità di connettersi ad internet. Le informazioni per nuovi voli avvengono solo tramite internet, Blue panorama non risponde al telefono, e se risponde ti mette in attesa».

Cosa vi manca di più? «Soprattutto le mie due figlie che non vediamo l’ora di riabbracciare, ma anche il lavoro che io svolgo normalmente in internet e qui nell’isola la connessione è pessima. Questo mi preoccupa in quanto avevo dei lavori da riconsegnare ad alcune importanti ditte italiane» dice Raffele Marà.

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E ieri sera dall’ambasciata, all’ennesima richiesta di chiarimenti da parte del senatore D’Alfonso, hanno risposto: «Purtroppo al momento non sono previsti voli diretti da Cuba all’Italia. Stiamo lavorando in stretto raccordo con la Farnesina affinché si possa organizzare un ulteriore volo commerciale straordinario di rimpatrio. L’ambasciata continua a fornire ai connazionali ogni informazione su possibilità di rimpatrio alternative anche attraverso voli che effettuano scali in Paesi terzi». Poi rivela di aver risentito poco fa al telefono Marà offrendogli la sua disponibilità nel continuare a fornire assistenza. Ma di voli non se ne parla.
 

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