Teramo, uccise due marinai con l'auto: Collins trovato morto in casa. Era ai domiciliari

Teramo, uccise due marinai con l'auto: Collins trovato morto in casa. Era ai domiciliari
di Anja Cantagalli
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Sabato 8 Ottobre 2016, 11:05 - Ultimo aggiornamento: 11:06
Stephen Collins è morto. Il 37enne inglese accusato di omicidio plurimo aggravato per la morte dei marittimi Graziano Battistelli e Marco Iampieri a Teramo è stato trovato senza vita ieri a Marliana, vicino Pistoia. Ad accorgersi della morte dell'inglese è stato il fratello che, rincasato, ha visto il corpo sul divano ormai inerme. I soccorsi chiamati sul posto sono stati inutili e hanno accertato solo la morte di Collins.

«E' stato ucciso dalla giustizia italiana - le parole dell'avvocato Massimiliano Dei, suo legale nel processo a carico del 37enne - Morto per lo stress e l'ansia di una detenzione domiciliare lunghissima». Sul corpo di Collins è stata disposta l'autopsia che, nelle prossime ore, dovrebbe fare luce sulla sua morte. Per gli inquirenti sarebbe comunque deceduto per cause naturali. Ad ucciderlo potrebbe essere stato un infarto: a quanto appreso, il 37enne era in cura con dei farmaci anti-depressivi. Collins, che si trovava agli arresti domiciliari e a Pistoia doveva sottoporsi ad una visita ospedaliera, lascia la moglie e due bambini.

Chiaro che adesso, con la morte del reo, il processo si estinguerà, mentre in altra sede sarà oggetto di discussione l'eventuale risarcimento dovuto ai familiari delle vittime. Del processo stesso si erano tenute finora due udienze: la prima lo scorso luglio, l'altra solo mercoledì scorso. In entrambe era presente l'inglese, l'ultima volta accompagnato dalla zia e dal fratello che lo ha poi trovato senza vita sul divano dell'abitazione in cui si trovava. L'incidente mortale risale allo scorso dicembre. I due pescatori, che si dirigevano a San Benedetto per imbarcarsi, furono travolti a Martinsicuro da un'auto lanciata a tutta velocità.

Alla guida di quella Audi Q7 presa in affitto, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, c'era proprio Collins. L'alcol test, effettuato subito dopo l'incidente dai militari, aveva evidenziato un valore di sei volte superiore al consentito. Per ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto la procura aveva aperto un fascicolo a firma del sostituto procuratore Laura Colica. Per l'inglese, dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale piantonato dai carabinieri, si aprirono le porte del carcere, dal quale è uscito a fine gennaio per andare ai domiciliari. Il 36enne non aveva fissa dimora in Italia, ma i genitori avevano nelle loro disponibilità un'abitazione a Ladispoli. La morte dei due pescatori ha sconvolto le comunità di Tortoreto ed Alba Adriatica, da dove i due marittimi erano originari.
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