La donna, dopo l'inattesa ed inspiegabile sorpresa, è andata su tutte le furie, attirando l'attenzione di altri presenti che hanno assistito alla paradossale situazione. La contestazione della signora si è trasferita negli uffici di Palazzo di città, obbligando il Comune ad ammettere la svista ed a intervenire per rimuovere il defunto, sistemandolo in un altro loculo provvisorio. Per la grave assenza di tombe, l'ente municipale si era già riservato, attraverso una specifica delibera, la possibilità di occupare momentaneamente anche i loculi vuoti dei privati ma, in questo frangente, la donna non aveva ricevuto alcuna comunicazione in merito all'operazione effettuata a sua insaputa, senza neanche poter esprimere il suo consenso.
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