I truffatori hanno rivelato grande abilità nel sembrare credibili venditori, mediante annunci, fotografie dei beni, contatti telefonici e scambio di mail con gli acquirenti. I beni, offerti sui più noti marketplace venivano acquistati con pagamenti effettuati con ricariche su carte prepagate, cui non seguiva alcuna consegna di merce. Le attività di indagine sono consistite in servizi di osservazione, nella acquisizione di immagini di telecamere e soprattutto in un attento e prolungato monitoraggio dei movimenti di denaro.
L’odierna attività costituisce uno sviluppo della indagine che ha già condotto, nel maggio scorso, all’arresto di tredici persone ritenute responsabili di associazione per delinquere dedita alla commissione di truffe e illecito utilizzo di carte di credito e alla denuncia di altre 33 persone.
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