Abruzzo, arrampicati alla chiesa lanciano tegole sui passanti e distruggono tombe: presa baby gang

Arrampicati sulla chiesa lanciano tegole ai passanti e distruggono tombe
di Manlio Biancone
2 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Settembre 2020, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 08:47

Sgominata la baby gang che lanciava le tegole dalla chiesa dei frati di Trasacco. L’altra notte i militari, coordinati dal capitano Luigi Strianesi, hanno sorpreso cinque minori tutti marocchini che, dopo essere saliti sul tetto della chiesa, hanno cominciato a lanciare tegole contro i passanti. Una delle tegole ha anche colpito un’auto parcheggiata, sfondandole il vetro, nei pressi delle giostre rimaste dalla Festa patronale di San Cesidio. I carabinieri della locale stazione, comandati dal luogotenente Armando Croce, hanno condotto in caserma i ragazzi, tra i 16 e i 17 anni, e sono stati segnalati alla procura dei minori per danneggiamento in concorso e risultano indagati.
Pescara, filippini aggrediti: denunciati due ragazzi, sono incensurati
I ragazzi sono tutti residenti a Trasacco, in provincia dell'Aquila, con le famiglie. Dal racconto degli inquirenti, erano da poco passate le 23 quando la centrale operativa del 112 ha ricevuto una telefonata di un cittadino, preoccupato nel vedere cinque ragazzi, privi di protezioni antinfortunistiche, che si erano arrampicate sul tetto della chiesa e avevano iniziato a lanciare di sotto le tegole della copertura. Una pattuglia si è diretta sul luogo per verificare quanto segnalato. I militari hanno notato i ragazzini che, probabilmente per noia e per gioco, qualche minuto prima erano saliti sopra il tetto improvvisando un pericoloso lancio della tegola.
Spaccano vetri e danneggiano la casa per noia: presi 4 ragazzini
I ragazzi, poi, hanno preso d’assalto anche il cimitero del paese, rompendo 8 tombe: un atto vandalico di grave entità. Atti di vandalismo del tutto ingiustificata che hanno fatto scattare la rabbia in paese. Il sindaco di Trasacco, Cesidio Lobene, ha seguito la vicenda passo dopo passo: «Posso dire che 5 dei sette ragazzi di nazionalità straniera sono stati identificati e segnalati al Tribunale dei minori. Come Comune, condanniamo questi gesti orribili ai danni della tranquillità di un paese e dei nostri beni materiali. Sono state danneggiate tombe, auto e le giostre per i nostri bambini. Non è una condanna alle persone o alla loro nazionalità, ma una presa di posizione contro queste cattive azioni che non devono più ripetersi». Il sindaco ha anche segnalato i ragazzi agli assistenti sociali e ha obbligato le famiglie a pagare i danni causati dai giovani.
Manlio Biancone

© RIPRODUZIONE RISERVATA