Sì al ticket per le prestazioni
riabilitative ma la Regione pagherà
la quota per le fasce più deboli

Sì al ticket per le prestazioni riabilitative ma la Regione pagherà la quota per le fasce più deboli
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Mercoledì 1 Ottobre 2014, 12:14
L'AQUILA - Il Consiglio regionale d'Abruzzo, presieduto dal presidente Giuseppe Di Pangrazio e riunito in seduta straordinaria, ha approvato una risoluzione che impegna il presidente della Giunta, l'assessore al Bilancio e alla Sanit e l'intera Giunta: ad assumere, quale prioritario vincolo di bilancio, la copertura della quota di prestazioni riabilitative sottoposte a compartecipazione, garantendo anzitutto le fasce di reddito pi basse; a procedere a una rigorosa ricostruzione della verità di bilancio per individuare risorse certe attraverso la ricognizione delle situazioni debitorie e potenzialmente debitorie dirette e indirette, ovvero afferenti a Enti regionali e società partecipate; a dare comunicazione alla Corte dei Conti delle risultanze riscontrate e delle condotte assunte, anche in ordine alla modalità di partecipazione e di approvazione dei bilanci di Enti regionali e società partecipate; a porre in essere ogni utile atto per accelerare l'uscita dalla condizione di commissariamento della sanità, recuperando autonomia decisionale e programmatoria.

«A differenza di quanto accaduto in passato - si legge nel documento - in meno di cento giorni il governo regionale, grazie all'azione dell'assessore a Bilancio e Sanità, ha individuato le risorse necessarie per far fronte alla quota di compartecipazione, tale da garantire la gratuità delle prestazioni riabilitative per le fasce di reddito più basse e rendendo possibile la contribuzione diretta ai Comuni. Queste risorse derivano da fondi di bilancio, in quanto le prestazioni riabilitative non possono gravare sulle spese sanitarie, perchè altrimenti si determinerebbe distrazione dei fondi della sanità». «L'attuale bilancio, approvato dalla precedente amministrazione regionale, pur a fronte dell'obbligo della compartecipazione, non aveva individuato colpevolmente alcuna risorsa da destinare ai Comuni, lasciando di fatto soli i disabili e le loro famiglie rispetto all'obbligo di compartecipazione. Per questa ragione si è resa necessaria una urgente variazione di bilancio».
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