Non riesce a pagare il mutuo e perde la casa: «Aiutatemi, ho già saldato l'80 per cento»

Clara Terribile. Non riesce a pagare il mutuo e perde la casa: «Aiutatemi, ho già pagato l'80 per cento»
di Maurizio Di Biagio
3 Minuti di Lettura
Sabato 11 Dicembre 2021, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 17:46

Perdere la casa all’asta, l’unica che si possiede, quando si è da soli, a ridosso del Natale. È disperata la 70enne teramana, Clara Terribile, nota per un passato poliedrico da stilista, scrittrice e anche da istruttrice di aerobica: fu la prima in Abruzzo nel 1981 ad aprire una palestra per questa disciplina. Attivò diversi corsi di formazione professionale «formando 3 mila persone». Annuncia che lunedì alle 9,30 s’incatenerà davanti al tribunale di Teramo: «Sono disposta a tutto, anche allo sciopero della fame» dice. Questo perché la sua casa di Mosciano, in cui vive dal 1998, verrà posta all’asta il 16 dicembre per via di un mutuo ipotecario «tra l’altro - come ricorda il suo avvocato Mauro D’Amico - già pagato per l’80% dell’intera somma».
«Non ho più potuto assolvere al pagamento dei 970 euro mensili – spiega Terribile - perché mi sono separata da mio marito nel 2012 ed ho avuto problemi: ora non so dove andare ad abitare. Dopo tanto lavoro non voglio andare a finire sotto un ponte o dentro un’auto». Ha perso anche la casa della madre «del valore di 190 mila euro», andata all’asta «per 40 mila euro» nel 2019. Clara gode di «una piccola pensione che non le permette un affitto». «Aiutatemi per favore» è il suo appello tra le lacrime.

Lady Coumadin morta suicida a Pescara: tentò di uccidere il marito con il potente farmaco


«Le abbiamo provate tutte», dice l’avvocato D’Amico, presidente dell’Adeci (Associazione a difesa delle espropriazioni delle case e degli immobili). Dice di «soffrire» molto queste situazioni perché in questi casi «su 10 istanze che si avanzano 9 vengono bocciate dal giudice dell’esecuzione, solo perché applica una norma sbilanciata troppo verso la banca, essenzialmente volta a tutelare il credito». D’Amico, con la sua associazione, si sta battendo per l’impignorabilità della prima casa. «Poi per Clara è assurdo: lei ha restituito l’80% del mutuo che ammonta complessivamente a 150 mila euro e per un residuo del 20% rischia di perdere la casa, questo dopo averne persa un’altra a San Nicolò». Se l’asta verrà aggiudicata il 16, Terribile riceverà l’ordine di andarsene dall’immobile che potrà essere esecutivo ai primi di gennaio. «Per di più i servizi sociali del Comune non sono venuti in aiuto e di conseguenza ci troviamo davanti ad un caso estremamente grave, chiediamo quindi al giudice dell’esecuzione di avere quantomeno un po’ più di tatto, perché dietro ogni esecuzione c’è una ditta, una famiglia, non sono numeri».
Oltretutto la Sos Utenti ha rilevato in questo caso casi di «usura e anatocismo: sono mutui fondiari che superano gli indici di finanziabilità prevista dalla legge». Pertanto l’avvocato di Silvi si sta accingendo a redigere un’istanza di sospensione della procedura che ha già depositato ieri sera al tribunale di Teramo «ma l’iter potrebbe essere lungo e io devo salvare la casa. Questo è un dramma sociale italiano, Teramo è una delle province più massacrate in tal senso».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA