«Voglio Pfizer». Medico vaccinatore insultato all’hub di Teramo da un'insegnante

«Voglio Pfizer». Medico vaccinatore insultato all’hub di Teramo da un'insegnante
di Teodora Poeta
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Sabato 8 Gennaio 2022, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 15:06

È stato apostrofato come «str... e figlio di ...» un medico vaccinatore in servizio il giorno dell’Epifania all’hub del Parco della Scienza di Teramo, da un’insegnante che pretendeva come dose booster di poter scegliere Pfizer anziché Moderna. Scene di ordinaria follia o piuttosto “ignoranza” che purtroppo si ripetono, di fronte alle quali, però, stavolta il medico non ha taciuto, ma ha replicato a voce alta, facendo calare il silenzio e lo sgomento dei molti presenti. Dopodiché, con tanto di ironia, ha mostrato ai suoi colleghi una maglietta acquistata durante le feste natalizie a Roma, nascosta dal camice bianco, per allentare la pressione dov’era stampata l’espressione dialettale per dire: «Sti c...». Protagonista il pediatra Roberto Perini, 70 anni, veneto, reclutato per questa campagna vaccinale già un anno fa con il primo bando Arcuri. Alle sue spalle Perini ha una lunga esperienza professionale come pediatra. Agli inizia degli anni ’80 la sua tesi di specializzazione in Igiene è stata sull’Educazione sessuale nelle scuole elementari, un argomento che scandalizza qualcuno ancora oggi, ma di grande attualità.

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Da sempre è un forte sostenitore dei vaccini e quando l’altro giorno si è trovato di fronte l’insegnante che voleva a tutti i costi come dose booster Pfizer, «le ho spiegato – dice – che il Ministero raccomanda Moderna, che tra l’altro copre 87 volte più del Pfizer dalle varianti, ma lei non ne voleva sapere». Dopodiché, quando l’insegnante è andata a farsi somministrare la dose, perché alla fine ha acconsentito altrimenti avrebbe dovuto rinunciare, «l’infermiera – prosegue Perini – mi ha riferito che mi ha insultato e a quel punto io sono saltato dalla sedia perché ha offeso mia madre». «Non ci sto a farmi dare del “figlio di ... ” proprio da un’insegnate mentre sto lavorando», tiene a precisare il medico. «È stata oltraggiosa – aggiunge -, forse non lo sa, o meglio dovrebbe saperlo visto che insegna, e io in quel momento rivestivo il ruolo di un pubblico ufficiale nell’esercizio delle mie funzioni. Ma non mi interessa querelare nessuno. Le ho risposto a tono, dicendole, tra l’altro, quando ha provato a replicare, che doveva stare zitta». «Queste sono scene che non dovrebbero mai verificarsi perché chi decide di vaccinarsi dovrebbe avere fiducia in noi medici.

Tutto qui. Io le avevo spiegato come stavano le cose», continua Perini. L’insegnante ha provato a dire che quell’insulto era riferito al Governo, ma tutti hanno capito che non era cosi. 

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