«Pressing psicologico e abusi» su studentessa 15enne: sotto processo autista di autobus per violenza sessuale

«Pressing psicologo e abusi» su studentessa 15enne: sotto processo autista di autobus per violenza sessuale
di Teodora Poeta
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Venerdì 1 Aprile 2022, 09:57

La sua vulnerabilità emotiva l’aveva spinta, quando aveva appena 15 anni, nelle braccia di un uomo che all’epoca era già ultra 50enne. Un rapporto anche sessuale tra l’uomo e la ragazzina basato, come è scritto pure nel capo d’imputazione, su «un estenuante pressing psicologico» che si sarebbe protratto da settembre del 2014 fino alla fine del 2016. Una vicenda delicata, con lui, oggi 60enne originario di Sant’Egidio alla Vibrata, in provincia di Teramo,  autista dell’autobus che ogni mattina l’accompagnava a scuola nelle Marche, finito a processo con la pesante accusa di violenza sessuale reiterata e atti sessuali con una minorenne oltre che del reato di aver sistematicamente violato la misura di prevenzione del divieto di ritorno in un Comune delle Marche applicata dal questore, con autorizzazione a recarsi per il tempo strettamente necessario per il prelievo o ricovero dell’autobus nel deposito dei pullman. Ieri, i giudici del collegio (presidente Flavio Conciatori) hanno disposto una super perizia che dovrà essere eseguita sulla ragazza che ormai è diventata maggiorenne e non si è costituita parte civile nel processo.

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Titolare dell’inchiesta la pm Silvia Scamurra che già in fase di indagini aveva fatto eseguire una propria consulenza. Si parla di «un ricatto sentimentale» che avrebbe portato l’allora minore a isolarsi sia dai compagni, sia dai familiari fino al punto estremo «di farle presentare palese denunce contro i genitori, un professore e un compagno». Nel periodo di vicinanza con l’ autista la ragazzina a un certo punto era arrivata ad avere «un morboso contatto telefonico» con l’uomo, «così travolgendola fisicamente e coinvolgendola in reiterati rapporti sessuali completi». Il punto di rottura è arrivato quando gli investigatori hanno iniziato ad approfondire le false denunce e solo a quel punto è spuntato per caso il nome dell’ autista. Un’indagine difficile che ha spinto persino il Tribunale dei minori ad allontanare per un certo periodo la giovane dai genitori per portarla in una casa famiglia, tutto poi concluso senza alcun addebito nei loro confronti. Tra il papà della ragazza e l’ autista c’è una causa penale in corso per lesioni, scattata dopo che il genitore della presunta vittima di violenza sessuale ha affrontato quell’uomo. Entrambi si sono presi a pugni, il primo ha avuto una prognosi di 30 giorni, l’altro di 7. Il procedimento è stato riunito dopo le denunce reciproche ed è tuttora in corso con il papà imputato e parte civile (assistito dall’avvocato Luca Macci).

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