Teramo, trasferito padre Salomon, quartiere in rivolta: «Bravissimo sacerdote, andremo da Papa Francesco»

Protesta dei fedeli: perché l’autorità ecclesiastica non si è confrontata con la comunità cristiana della chiesa di San Berardo?

Trasferito padre Salomon, quartiere in rivolta
di Maurizio Di Biagio
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Giovedì 25 Novembre 2021, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 08:47

Un quartiere intero si è sollevato a Teramo a favore di padre Solomon. Il sacerdote nigeriano, trasferito dal Vescovado di piazza Martiri della Libertà, ha incassato la solidarietà di San Berardo, contrario alla disposizione, tant’è che si è creato da subito un coordinamento per cercare di far cambiare idea al vescovo Lorenzo Leuzzi. C’è anche chi vuole rivolgersi a Papa Francesco oppure solo raccogliere firme, tanto per iniziare.

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Primo step dei fedeli, l’appuntamento di sabato nel teatrino della chiesa di San Berardo: addirittura si proietterà un filmato sul sacerdote africano, con testimonianze di affetto portate anche da chi cristiano non è, da atei e agnostici. Il quartiere s’è stretto attorno al sacerdote e non vuole il cambio: «Non si capisce – scrive in una nota il coordinamento Pro Solomon - per quale motivo il bravissimo prete nigeriano debba essere sostituito come parroco da un prete italiano. Perché l’autorità ecclesiastica non si è confrontata con la comunità cristiana della chiesa di San Berardo? La spiegazione di motivi di rotazione non regge, infatti il suo trasferimento in altra sede, deciso per il 13 dicembre 2021, a tutt’oggi, non gli è stato ancora comunicato».

Il coordinamento rileva un «subbuglio spirituale» all’interno della comunità e dice di voler dare inizio ad una raccolta firme «sottoponendo la questione direttamente alle autorità vaticane».

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Padre Solomon è arrivato nel 2015, nominato vice parroco di padre Francesco Malara, dal 2017 diventò parroco effettivo. «Dopo che i predecessori in un ventennio di attività pastorale non hanno prodotto quasi nulla, mentre padre Solomon, con l’ausilio di un altro nigeriano, padre Godwin, ed attraverso l’attività d’inclusione ed ascolto, ha reso la parrocchia un punto di riferimento per l’intera comunità cristiana». Il coordinamento critica una sorta di «verticismo autoritario che potrebbe sconfessare l’azione interraziale e interreligiosa propugnata ad alta voce da Papa Francesco e che potrebbe ingenerare nei fedeli un segnale che va contro la volontà del popolo credente». Si punta verso l’esempio dell’azione che il sacerdote ha condotto in termini di «accoglienza» e della «non discriminazione razziale» e che ha visto i cittadini del quartiere San Berardo molto suscettibili. La nota termina con una preghiera rivolta alla curia: «Chiediamo al vescovo di tornare sui propri passi, confermando padre Solomon, affinché possa portare a termine un progetto pastorale efficace che riavvicini ancor più la gente alla fede». 

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