Il papa riconosce le «virtù eroiche» del servo di Dio Pasqualino Canzii, morto a 15 anni con la sua fede nelle piccole cose

Il papa riconosce le «virtù eroiche» del servo di Dio Pasqualino Canzii, il ragazzo morto a 15 anni e la sua fede nelle piccole cose
di Paolo Martocchia
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Domenica 24 Gennaio 2021, 12:43

 Le «virtù eroiche» del Servo di Dio Pasqualino Canzii sono state riconosciute dal papa, che ha disposto la promulgazione dell’apposito Decreto affidato alla Congregazione delle Cause dei Santi. La storia di questo giovane di Bisenti, nato il 6 novembre 1914 e morto a Penne il 24 gennaio 1930, compie un altro, significativo passo in avanti. Nella giornata di ieri il Santo Padre ha ricevuto in udienza il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della congregazione delle cause dei santi.

Durante l’udienza, il papa ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare i Decreti riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Pasquale Canzii.

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«Un altro giovane della nostra terra viene riconosciuto dalla Chiesa come modello significativo, come un punto di riferimento di una fede vissuta nella normalità – spiega monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne – Pasquale Canzii, detto Pasqualino, ha assecondato l’azione dello Spirito e ha incarnato la sua esperienza di Dio nelle piccole cose, vivendo una santità senza fragore, nel quotidiano, nell’impegno ordinario». La notizia è stata successivamente diffusa sul Bollettino della Santa Sede. La notizia si è diffusa in un attimo sia presso i fedeli della Diocesi sia presso i cittadini di Bisenti, il paese in provincia di Teramo, dove Pasqualino era nato, accompagnata da immensa felicità. Pasqualino iniziò il suo percorso di formazione a dodici anni, presso il Seminario diocesano di Penne e il 14 ottobre 1926 vestì l’abito talare «Giorno dopo giorno, in un periodo storico denso di speranze e di incertezze – continua monsignor Valentinetti – si rese testimone tra i compagni di corso per il suo impegno nello studio e, soprattutto, per l’innato spirito di carità e devozione. Tutti potevano vedere nel suo sguardo lo specchio dell’animo limpido: nulla di vistoso, ma cura e attenzione nel fare le cose ordinarie, con amore fedele a Dio, alla Chiesa e al prossimo, anche quando la malattia prese il sopravvento nella sua vita». Agli inizi del 1930 Pasqualino iniziò ad accusare i primi problemi di salute, morì il 24 gennaio, a soli quindici anni. Monsignor Valentinetti oggi è a Bisenti dove ha celebrato la messa delle ore 11 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, dove il venerabile Pasqualino riposa. 

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