Paola, l'operatrice sanitaria che mette in contatto i malati Covid con i parenti

Paola, l'operatrice che mette in contatto i malati Covid con i parenti
di Maurizio Di Biagio
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Domenica 31 Gennaio 2021, 19:31

«Sì, sono scoppiata in lacrime: un regalo più grande non poteva farmelo. Io sono lontana, è un momento difficile anche per me, almeno ho potuto dirle che è nel mio cuore». Queste sono le prime e sentite parole che Carla riserva in un post su Facebook a Paola Ciammaricone, l’angelo in tenuta verde che nel suo reparto, da 18 anni all’Utic del “Giuseppe Mazzini” di Teramo, provvede in tempi di Covid-19 a mettere in collegamento videotelefonico i pazienti con i loro cari.  «Questa signora – ha spiegato l’operatrice socio sanitaria - era stata caricata in tutta fretta sull’ambulanza e i figli non sono riusciti a metterle il telefono nella borsa, anche perché in quei momenti generalmente si pensa ad altro». E non è la sua prima volta che in tempi di coronavirus, e pertanto di isolamento e di sofferenza, con il suo smartphone riesce a riannodare i fili tra figli e madri, nipoti e nonni, fratelli e sorelle: «Capita soprattutto che gli anziani si ritrovino da soli, senza nessuno attorno, e con cellulari scarichi o con batterie senza più tacche». Allora entra in scena lei, in soccorso audio e video. Lei non enfatizza il suo operato: «Una cosa per me normale che avrebbero fatto tutti».  

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Paola, che aveva letto il messaggio sul social network della figlia che non poteva raggiungere telefonicamente la mamma, si è subito adoperata contattandola su Messanger. Con la stessa piattaforma ha dato vita al collegamento: erano due giorni che non si sentivano. «Sono stati cinque minuti di vera gioia» è il suo commento. «Da quando è iniziata la pandemia, ci sono stato diversi casi simili, ci sono capitati pazienti senza telefono o con batterie andate, io penso che siano quei piccoli gesti che ognuno di noi deve fare, ci fanno sentire tutti più vicini», racconta Paola Ciammaricone. Paola vive a Teramo ed ha quasi 50 anni, li compie ad agosto, è sposata con tre figli maschi, uno di 28, l’altro di 23 e il più piccolo di 17 anni. «Amo la musica e il bricolage: riparo i piccoli oggettini» dice di sè. Su Facebook, Carla, la figlia della paziente, pubblica un messaggio di cuore: «Volevo pubblicamente ringraziare Paola Ciammaricone che mi ha fatto il grande regalo di farmi salutare la mia mamma al telefono - scrive - Grazie Paola sei un angelo, che Dio ti benedica». E poi due post più giù ha proseguito così: «Mamma non guarirà, ha una patologia molto brutta, ma so almeno che è in buone mani. L’umanità è la ricchezza più importante e chi ce l’ha deve andarne fiero. Vi voglio bene ragazzi», dice rivolgendosi alla cascata di commenti di solidarietà che si sono succeduti nel gruppo “I ragazzi di Corso San Giorgio...tanti anni dopo”. «Che bello l’amore per il prossimo» aggiunge Loredana. «L’umanità è un valore aggiunto» posta Francesca. Luisa, invece, riferisce di aver ricevuto lo stesso gesto: «È successo a me, ma la mia mamma il telefono lo aveva ma non sapeva fare le videochiamate. Però dopo l’intervento di un angelo custode chiamata Barbara l’ho potuta vedere. È stata un’emozione grandissima».
 

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