Si accascia in azienda e va in arresto cardiaco: operaio metalmeccanico salvato dai colleghi con il defibrillatore

Si accascia in azienda e va in arresto cardiaco: operaio metalmeccanico salvato dai colleghi con il defibrillatore
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Martedì 21 Giugno 2022, 10:02 - Ultimo aggiornamento: 10:03

Si è accasciato a terra e ha rischiato di morire un lavoratore di un'azienda meccanica teramana. È stato salvato dai colleghi che, grazie al defibrillatore presente nella fabbrica, hanno agito con tempestività. «Questa sera si è sfiorata la tragedia - dice Marco Boccanera, segretario della Fim  Cisl di Teramo - il lavoratore è andato in arresto cardiocircolatorio. Solo la prontezza, la formazione dei lavoratori e la lungimiranza del datore di lavoro nel far installare all'interno della fabbrica un defibrillatore hanno permesso al lavoratore di raccontarla».

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Vicenda che fa tornare d'attualità le condizioni di lavoro. «Ora torna sempre più prioritario nelle industrie teramane affrontare seriamente un piano "calore" che in questa, e nelle prossime settimane vedranno gli stabilimenti diventare dei veri e  propri forni durante le ore pomeridiane, in particolare per i turnisti dalle ore 14 alle 22. Con queste temperature non si possono chiedere le stesse efficienze produttive che si hanno in periodi più miti. In particolare dove le catene produttive sono composte da donne e ultracinquantenni. È giunto il momento che le aziende ascoltino le Rsu e insieme a loro salvaguardino i lavoratori.

Ricordiamo anche all'Ispettorato del lavoro di fare il suo compito in questi giorni, e ricordiamo anche che non tutte le aziende metalmeccaniche sono virtuose nell'installare defibrillatori. La produzione può rallentare, perché operaie e operai non devono essere messi in pericolo. Ma vanno trovate soluzioni alternative anche con orari diversi e più confacente nelle temperature» dice il direttivo Fim Cisl di Teramo.

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