Muore in ospedale dopo due interventi chirurgici: 12 indagati

Atti dovuti in questa fase delle indagini per permettere alla pm Monia Di Marco che ha già sulla sua scrivania un fascicolo per omicidio colposo di poter far eseguire l’autopsia che sarà affidata, lunedì, al medico legale Cristian D’Ovidio

Muore in ospedale dopo due interventi chirurgici: 12 indagati
di Teodora Poeta
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Venerdì 2 Giugno 2023, 10:04 - Ultimo aggiornamento: 10:43

Ha subito due interventi per poi essere trasferito in Rianimazione dov’è rimasto per oltre quaranta giorni e dov’è poi deceduto. Stanno arrivando in queste ore dodici avvisi di garanzia al personale medico dell’ospedale Mazzini che durante la degenza di Fernando D’Ostilio, 66 anni, di Teramo, lo ha seguito. Atti dovuti in questa fase delle indagini per permettere alla pm Monia Di Marco che ha già sulla sua scrivania un fascicolo per omicidio colposo di poter far eseguire l’autopsia che sarà affidata, lunedì, al medico legale Cristian D’Ovidio. A presentare un esposto subito dopo il decesso sono stati la moglie e i figli del defunto che sono rimasti accanto al loro familiare per quasi due mesi. Il primo intervento si era reso necessario per contrastare una patologia e cercare così di combatterla. Nei giorni immediatamente successivi, però, ne è stato eseguito un secondo da parte dell’equipe medica di un altro reparto del Mazzini. Dopodiché il trasferimento in Rianimazione da dove Fernando, purtroppo, non è più uscito. Lunedì, alla presenza dei consulenti di parte, si procederà con l’esame irripetibile che dovrà adesso chiarire le cause di questo decesso e stabilire se ci sono eventuali colpe mediche. E’ stato quindi l’esposto dei familiari a far scattare l’inchiesta della magistratura che ha immediatamente portato al sequestro della documentazione sanitaria del paziente da parte degli investigatori. Gli accertamenti, insomma, dovranno essere tesi a comprendere se sia stato commesso un errore medico in rapporto anche alle condizioni del 66enne che quando è entrato in ospedale necessitava di un primo intervento proprio per le sue patologie. Al momento non è chiaro cosa sia successo nei giorni successivi e perché sia stato operato una seconda volta per poi essere trasferito nel reparto di Rianimazione dov’è poi deceduto dopo, però, oltre 40 giorni di degenza. Un grande dolore per i familiari (che come consulente di parte per l’autopsia hanno scelto il medico legale Giuseppe Sciarra) che lo hanno visto spegnersi lentamente e che adesso vogliono solo conoscere la verità su quanto accaduto.
 

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