Giunta provinciale al palo: lo scontro è sulle deleghe, in ballo solo uomini

Al centro il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura con i nuovi consiglieri eletti
di Daniela Facciolini
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Domenica 30 Gennaio 2022, 10:15 - Ultimo aggiornamento: 10:18

Giunta provinciale sì o no? Si registra l’ennesima fumata nera nell’attribuzione delle deleghe, che peraltro riguarderà solo uomini visto che nel 2012 la Provincia di Teramo non ha eletto nessuno donna, un caso nazionale. Passato l'imbarazzo per l'estromissione delle donne in Consiglio, si registra il terzo rinvio consecutivo che ha iniziato a far spazientire parti della maggioranza. A oltre un mese dalle elezioni, non sono state rese esecutive delle scelte chiare dal presidente dell’Ente, Diego Di Bonaventura.
Al centro della querelle c’è la carica di vice presidente. Due i nomi in lizza: Luca Frangioni di FdI (il più votato) ed Jwan Costantini (Lega), sindaco di Giulianova della lista “Forza del Territorio” a sostegno di Diego Presidente. Dall’altra parte la “chiacchierata” lista civica amica, Renew Teramo, promossa da Paolo Gatti e da Giulio Cesare Sottanelli, che ha ottenuto il 32% e che rivendicherebbe lo scranno, in virtù dei 4 consiglieri eletti. In realtà al di là dello stallo sulla vice presidenza, a tanti comincia ad essere non più comprensibile la richiesta di ulteriori rinvii e in taluni comincia a serpeggiare anche l’idea che ci siano altre le ragioni dietro le troppe fumate nere.

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Tra 8 mesi, del resto, si dovrà tornare al voto per il rinnovo della presidenza. «Se si usasse il vecchio metodo del manuale Cencelli, sarebbe tutto molto chiaro - afferma la coordinatrice provinciale di Italia Viva, Maria Cristina Marroni - il più votato dovrebbe vedersi assegnata la vice presidenza, non ci sono dubbi. Noi, comunque, siamo stati sempre molto propositivi e abbiamo avanzato richieste ragionevoli. Non abbiamo problemi particolari né rivendicazioni da fare, ma penso che un riconoscimento dignitoso ci competerebbe. È ovvio che le deleghe al consigliere Giovanni Luzii devono essere riconfermate, ma siamo disponibili a rinunciare a qualcosa per prendere altro. Non si creino, però, situazioni poco simpatiche, tra figli e figliastri».
Nell’unica riunione ufficiale, Di Bonaventura avrebbe sottolineato di voler riconfermare le deleghe ai consiglieri uscenti e di fare proposte politiche ai neo entrati. Proposte che non sono però arrivate e questo sarebbe il vero nocciolo della diatriba. «Non vivo con l’ansia da prestazione - commenta l’ennesimo rinvio il sindaco Costantini - Di certo amministro il Comune di centrodestra più importante della provincia e penso soprattutto a lavorare per il bene dei cittadini».
 

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