Assolto dopo 8 anni, non era un falso cieco. Restituiti anche 110mila euro sequestrati

Le riprese della finanza ma non si trattava di un finto cieco. Assolto dopo 8 anni, non era un falso cieco. Restituiti anche 110mila euro sequestrati
di Teodora Poeta
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Martedì 15 Marzo 2022, 08:54 - Ultimo aggiornamento: 09:36

Lo avevano accusato di aver raggirato la commissione medica spacciandosi per un finto cieco per ottenere la pensione di invalidità e l’accompagnamento e per questo a dicembre del 2014 gli avevano anche sequestrato 110mila euro che ora gli dovranno restituire. Il giudice Roberto Veneziano, ieri, ha assolto perché il fatto non sussiste dall’accusa di truffa aggravata il pensionato 71enne Abramo Pompilii, un volto noto di Teramo perché esponente di Confcommercio negli anni ’90. È stata la stessa accusa, al termine della requisitoria e dopo un lungo processo in cui è stata disposta anche una super perizia, a chiedere la sua assoluzione «perché non ha simulato la cecità per ottenere i benefici», com’è stato sottolineato in aula dal pm. Si tratta di una vicenda complicata che ruota attorno al riconoscimento della cecità assoluta “motu manu”, con nel caso di Pompilii, ossia con mera percezione della luce o del movimento della mano, che lo ha portato a sviluppare gli altri sensi per acquisire un’autonomia che tal volta potrebbe indurre in inganno chi lo osserva, così com’è stato spiegato anche dai consulenti.

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Tipico di chi la vista l’ha persa e non è nato cieco. A far scattare l’inchiesta è stata una notizia di reato arrivata alla finanza che per un periodo ha pedinato il pensionato, fotografandolo e riprendendolo mentre usciva di casa da solo per andare al bar, attraversava la strada sulle strisce pedonali e addirittura evitava un palo. Attività svolte con ripetitività che Pompili era in grado di fare da solo nonostante la sua patologia e senza gli ausili per ciechi. «Bisogna pensare - ha sottolineato in aula il suo difensore, l’avvocato Guglielmo Marconi – che il giorno in cui l’ex sindaco cambiò il colore delle strisce pedonali, Pompilii andò in confusione perché con il residuale campo visivo riconosceva il bianco e solo così era in grado di attraversare la strada».

Tra i testi sentiti a dibattimento c’è stato anche uno dei suoi migliori amici che ha confermato quante volte in molti si erano offesi perché Pompilii non aveva risposto per strada al loro saluto e lui stesso era dovuto intervenire per spiegare che semplicemente non li vedeva. 

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