Anziano avvelenato dai fitofarmaci per gli ulivi: commerciante indagato

Anziano avvelenato dai fitofarmaci per gli ulivi: commerciante indagato
di Tito Di Persio
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Martedì 18 Agosto 2020, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 09:19

Agricoltore di Teramo di 80 anni in fin di vita dopo aver eseguito un trattamento fitosanitario agli ulivi con un prodotto altamente tossico e da anni vietato dalle norme europee. La procura indaga su un rivenditore della zona per lesioni colpose. L’incidente, da quando si apprende, si è verificato all’inizio della scorsa settimana nei campi di proprietà dell’ anziano lungo la variante di San Nicolò a Tordino e pochi chilometri dalla frazione di Sant’Atto. Per combattere l’infestazione dalla mosca olearia, molto probabilmente, l’agricoltore si è rivolto a un rivenditore di fitofarmaci per acquistare un rimedio da spruzzare sulle piante con una pompa irroratrice in rame, la stessa che di solito si usa per dare il solfato di rame (acqua ramata). Il commerciante, stando a quanto si apprende, gli ha proposto e venduto un fitofarmaco altamente tossico a base di Dimetoato (insetticida della classe dei fosforganici), non più in commercio dal 2016. Per capire la pericolosità, ne sono sufficienti 10 milligrammi per contaminare 10 quintali d’acqua.
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Con tutta probabilità l’ anziano, nel seguire le indicazioni del rivenditore che, verosimilmente non lo avrebbe messo in guardia sulla pericolosità della sostanza, avrebbe utilizzato una soluzione assai concentrata, per di più in condizioni atmosferiche non ideali per spargere la sostanza tramite aerosol. Subito dopo il trattamento, infatti, l’ anziano ha iniziato ad accusare un malessere. Allora i suoi famigliari lo hanno trasportato al pronto soccorso. Con il passare dei giorni, purtroppo, le sue condizioni si sono aggravate fino al ricovero nel reparto di rianimazione del Mazzini di Teramo. La Polizia, su impulso della procura di Teramo, al momento sta indagando per lesioni colpose il rivenditore di prodotti per l’agricoltura, anch’esso della provincia teramana, che ha venduto il prodotto all’ anziano, per di più in assenza del “patentino dei veleni” necessario per eseguire nei campi particolari trattamenti pericolosi con agrofarmaci. Inoltre la stessa procura ha già eseguito il sequestro del materiale agrosanitario trovato nel campo della vittima e sta procedendo ad effettuare le verifiche e gli accertamenti sul deposito e nel negozio del rivenditore della sostanza. Se la situazione dell’80enne dovesse precipitare non è escluso che il capo di imputazione del commerciante possa cambiare in quella di omicidio colposo o preterintenzionale.
 

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