Paziente denuncia abusi sessuali durante una visita: ginecologo a giudizio

Paziente denuncia abusi sessuali durante una visita: ginecologo a giudizio
di Teodora Poeta
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Venerdì 11 Marzo 2022, 08:42

Andrà a processo con la pesante accusa di violenza sessuale il ginecologo 66enne Francesco Ciarrocchi, attualmente sospeso dalla professione, rinviato ieri a giudizio dal gup Lorenzo Prudenzano. L’udienza preliminare si è conclusa in un’ora. Assente Ciarrocchi, che è difeso dagli avvocati Guglielmo Marconi e Tommaso Navarra. La donna che lo ha denunciato, lei assistita dall’avvocatessa Monica Passamonti, si è costituita parte civile. Nessuna scelta di rito alternativo, con il processo che inizierà davanti al collegio dei giudici a luglio.

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Era marzo di un anno fa quando scattarono gli arresti domiciliari per Ciarrocchi, già assessore comunale a Montorio, richiesti dalla pm Francesca Zani in seguito ad una denuncia dettagliata di una donna che in passato ha lavorato con il ginecologo e dal quale, come lei stessa ha raccontato agli investigatori, avrebbe ricevuto pesanti attenzioni sessuali non ricambiate da lei mentre si trovavano nel suo studio medico privato durante una visita. Proprio su quest’ultimo punto si è concentrata una consulenza della Procura mirata a fare chiarezza sulle modalità di quella visita ginecologica che, a quanto pare, non si sarebbe svolta nella maniera più corretta. La donna ha raccontato che il medico le avrebbe anche proposto di farle vedere un film porno sul cellulare. Accuse che Ciarrocchi ha già negato durante l’interrogatorio di garanzia, dopo l’applicazione della misura cautelare, dove ha subito sostenuto di aver fatto «solo il medico».

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RIESAME Dopo il Riesame è tornato in libertà, ma i giudici hanno stabilito per lui la sospensione dall’esercizio della professione privata (in precedenza era già sospeso dalla Asl dove lui lavorava in Ginecologia) con la Cassazione che, nel passaggio successivo, ha dichiarato inammissibile il ricorso contro il provvedimento di sospensione. In fase di indagini preliminari la donna che lo ha accusato è stata sentita in un lungo incidente probatorio nel contraddittorio delle parti servito proprio per cristallizzare le prove, durante il quale lei ha ribadito quanto già sostenuto di fronte alla Polizia dove si era recata per sporgere la querela. Stando a quanto è emerso dopo il clamore mediatico che la notizia ha suscitato, anche altre due donne si sarebbero fatte avanti, raccontando vecchi episodi di presunte violenze sessuali ormai prescritte, pure queste avvenute nello studio privato del ginecologo. Testimonianze che saranno usate a processo dalla parte civile per supportare la loro tesi. Si tratterebbe di storie emerse solo adesso per il timore di non essere credute, la cui attendibilità per gli inquirenti stessi, oggi, ha un peso maggiore visto che si tratta di un reato prescritto e parlare le avrebbe esposte al rischio di una calunnia. E’ chiaro, comunque, che tutte le accuse dovranno ora essere provate a processo, mentre sin da subito sui social c’è chi si è schierato in difesa di Ciarrocchi, puntando il dito contro la donna che lo ha denunciato, colpevole anche solo di aver parlato. E proprio a tal proposito la psicoterapeuta che sin da subito l’ha seguita, la dottoressa Simona Di Vitantonio, tempo fa ha detto: «Abbiamo dimenticato le scarpette rosse, le panchine rosse, tutto.

Ci sono stati uomini e donne, ma soprattutto donne, che si sono espresse con commenti che sono indegni». Adesso sarà il processo a parlare.

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