Lavora senza protezioni, ex tecnico di radiologia colpito da 4 tumori. Asl condannata

Lavora senza protezioni, ex tecnico di radiologia colpito da 4 tumori. Asl condannata
di Alfredo d'Alessandro
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Sabato 19 Dicembre 2020, 10:36

Ha avuto una radiodermite, quindi gli sono stati diagnosticati un tumore all'orecchio e alla cute. E quando è andato in pensione, nel 2016, ha scoperto un tumore mammario, che ha reso necessaria una mastectomia, e un linfoma con metastasi. Malattie professionali gravissime quelle che hanno colpito G.M., tecnico di radiologia, che per 38 anni ha lavorato all'ospedale di Ortona, praticamente senza avere protezioni.

La sua vicenda, grazie al patronato Inca Cgil di Chieti, e all'avvocato Rocco Carabba, è approdata in Tribunale a Chieti, dove il giudice Laura Ciarcia ha condannato la Asl Lanciano Vasto Chieti a risarcire G.M. a titolo di Danno Differenziale. L'Asl è stata ritenuta responsabile per non aver adottato tutte le misure di sicurezza necessarie in relazione al tipo di attività lavorativa svolta dall'ex tecnico di radiologia, e dunque responsabile delle numerose malattie professionali contratte proprio a causa dell'esposizione a rischio in ambiente lavorativo.

«Nonostante le patologie contratte non lasciassero dubbi, il caso è stato a lungo in bilico - dice Giuseppe Visco, direttore del Patronato Inca Cgil. Le patologie connesse alle attività di radiologo in ospedale erano il risultato dell'assoluta carenza o addirittura assenza di adeguate apparecchiature, azioni e condizioni atte a garantire salute e sicurezza durante il lavoro. Nemmeno le certificazioni sanitarie non lasciavano dubbi, eppure il caso sembrava di difficile soluzione a favore del lavoratore: negli anni Novanta le vecchie Usl erano state sostituite dalle Aziende sanitarie locali e la stessa documentazione appariva deficitaria per sostenere il contenzioso. Per raggiungere I'obiettivo, siamo riusciti a coordinare i nostri migliori esperti medico-legali in materia di danno differenziale per ricostruirne la storia lavorativa le condizioni di lavoro e le conseguenti patologie».

Negli ultimi 3 anni, ovvero da quando il Patronato lnca Cgil di Chieti ha iniziato a svolgere I'attività di tutela del danno differenziaìe, ricorda Visco, «Le somme recuperate in favore dei lavoratori ammontano a 545,302,52 euro e sono state ottenute attraverso cause legali e accordi in sede stragiudiziale grazie al lavoro svolto da tutti i legali convenzionati con il patronato Inca Cgil a conferma che tale attività rappresenta la nuova frontiera della tutela individuale che qualifica I'attività del patronato lnca e completa il processo di risarcimento del danno alla salute causato da inadeguate condizioni di lavoro».

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