Coronavirus fase 2, suor Alessandra tra le "Donne del nuovo Rinascimento" del ministero

Coronavirus fase 2, anche la vastese suor Alessandra nella task force del ministero Pari opportunità
di Giuseppe Ritucci
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Giovedì 16 Aprile 2020, 09:56 - Ultimo aggiornamento: 12:24

Competenza nel dopo Coronavirus. È la parola chiave su cui si fonda la task force “Donne per un nuovo Rinascimento” voluta dalla ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti  (in foto). Dodici donne, competenze che spaziano dall’ambito scientifico a quello umanistico, chiamate a elaborare idee e proposte per il rilancio sociale, culturale ed economico dell’Italia dopo l’emergenza. Nel gruppo di lavoro presieduto da Fabiola Gianotti, direttrice del Cern di Ginevra, c’è anche suor Alessandra Smerilli, docente di economia e consigliera di Stato del Vaticano.

Ieri la religiosa ed economista vastese ha partecipato alla riunione in videoconferenza con Giorgia Abeltino, responsabile politiche pubbliche Sud Europa di Google ed esperta di anti-trust; Luisa Bagnoli, imprenditrice di Beyond International; Floriana Cerniglia, ordinario di Economia politica alla Cattolica; Cristiana Collu, direttrice della Galleria nazionale d’arte moderna; Lella Golfo, presidente della fondazione Bellisario; Enrica Majo, giornalista del Tg1; Paola Mascaro, presidente Valore D, Federica Mezzani, ingegnere e ricercatrice, Paola Profeta docente di Scienze delle finanze alla Bocconi ed Ersilia Vaudo, astrofisica e chief diversity Esa.



«Abbiamo potuto capire qual è la varietà e la bellezza delle tante competenze presenti a questo tavolo - spiega suor Smerilli - Partiremo dall’osservazione di quello che c’è, di dove sono i limiti e le opportunità di questa fase nuova che dovrà esserci, faremo un’analisi delle risorse che il mondo femminile può mettere in campo e arriveremo a delle proposte. All’inizio della riunione era presente anche il presidente Conte, confidiamo di portare all’attenzione del governo i temi che ci sembrano importanti affinché si cammini seguendo una stessa linea». Suor Alessandra ha portato la sua esperienza da economista, «partendo dal fatto che ci dovrà essere necessariamente una riorganizzazione del lavoro». In un momento in cui «tutti ci siamo dovuti fermare, è divenuto centrale il tema della salute e della cura. Ed ecco che possiamo reinventarci un nuovo modo di mettere insieme lavoro e cura, inteso come “I care”, il prendersi cura gli uni degli altri, che vediamo essere una dimensione fondamentale nelle zone più colpite dal virus. Pensando a una fase in cui bisognerà ripartire ci sarà bisogno di un sistema per cui le famiglie possano andare a lavorare e farlo in modo diverso». Ed ecco che suor Smerilli porta all’attenzione il pensiero della filosofa canadese Jennifer Nedelski che propone «di far divenire il part time di oggi un nuovo full time, con meno ore fuori casa così che il tempo del lavoro metta insieme lavoro e cura. Questo permetterebbe anche di ripartire più equamente i carichi del “prendersi cura” in maniera più equilibrata tra uomini e donne all’interno della famiglia». 
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