Suor Karol muore a 42 anni, in pellegrinaggio fino a quando la malattia glie l'ha consentito

Suor Karol muore a 42 anni, in pellegrinaggio fino a quando la malattia glie l'ha consentito
di Tito Di Persio
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Giovedì 17 Novembre 2022, 08:21

«La nostra sorella suor Karol ha varcato la soglia della vita eterna». Con questa frase sul loro profilo social le suore Clarisse di Atri hanno messo al corrente il mondo della prematura morte della religiosa. Aveva solo 42 anni. Suor Karol Marianna Gentilozzi era originaria di Silvi e da tempo soffriva di una grave malattia. Era entrata in monastero 15 anni fa come professione semplice una specie di periodo di prova che fanno le monache e aveva preso i voti nella sua città natale l'8 maggio scorso, quindi era passata alla professione solenne.

La sofferenza ha bussato alla sua porta, mentre incombeva ancora la minaccia del covid19. Il verdetto era il male del secolo, quello ribelle a tutti i tentativi della scienza. Ha compiuto alcuni pellegrinaggi prima di morire, tra questi la S. Casa di Loreto e il Miracolo Eucaristico di Lanciano. La visita alla città frentana, con una consacrata laica, era sull'itinerario verso Lecce, dove è andata visitare l'attuale arcivescovo metropolita, mons. Michele Seccia, già vescovo di Teramo-Atri. Entrata nelle Clarisse, Karol così chiamata dai genitori per omaggiare il Papa regnante alla sua nascita, Giovanni Paolo II, ora Santo, unico papa giunto da regnante nella città degli Acquaviva, ha percorso la maggior parte della brevissima vita claustrale tra le mura di S.

Chiara in Atri, circondata dall'affetto delle consorelle, degli atriani e dei silvaroli, e di quanti accorrevano al monastero per chiedere preghiere, consigli e conforto.


Una breve parte del cammino, Karol l'ha vissuto in Umbria, alla vigilia della professione temporanea, compiuta nella Chiesa di S. Chiara in Atri. Tra le attività compiute nelle sacre mura, Karol si è dedicata al ricamo e al cucito e ha preparato tante volte i dolci del monastero. Tra questi alcuni biscotti di sua invenzione, semplici e saporiti. «La malattia le si leggeva sul viso», dice Santino Verna, amico della defunta e figlio dello storico giornalista abruzzese Giovanni. «L'ultima volta che l'ho vista, - aggiunge - è stata nella festa di Santa Chiara al pranzo preparato dalla fraternità del Convento di San Francesco, vissuta per tanti anni anche dopo la partenza dei frati dalla città dei calanchi. Era la festa francescana più grande del Monastero atriano, dopo S. Chiara». I funerali di suor Karol si celebrerà oggi alle 11.30 nella chiesa all'interno del monastero. Karol ha scelto di essere sepolta a Silvi, accanto al papà.

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