Sulmona, alunno di prima media accoltella un bidello a scuola: «Mano sulla schiena e ho visto il sangue»

Sulmona, alunno di prima media accoltella un bidello a scuola: «Mano sulla schiena e ho visto il sangue»
di Patrizio Iavarone
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Lunedì 17 Gennaio 2022, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 06:27

Un bambino di 11 anni ha accoltellato alle spalle un collaboratore scolastico 32enne. Il grave episodio è successo  questa mattina, nella scuola media Capograssi di Sulmona: lo studente che frequenta la prima media ha colpito con un coltello da cucina appuntito il bidello abruzzese ferendolo alla schiena: la lesione fortunatamente non è grave.

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Il ragazzino ha portato da casa il coltello che aveva nascosto in tasca. Questa mattina alle 10 ha detto al bidello che doveva cercare una giacca della professoressa in palestra, il bidello allora lo ha accompagnato negli spogliatoi, ma della giacca non c'era traccia. «Lo vedi, non c'è, ora rientriamo in classe» ha detto il bidello, ma a quel punto il ragazzino ha tirato fuori il coltello e ha colpito alla schiena il bidello. «Mi è sembrata come una puntura d'insetto, ma quando ho messo la mano sulla schiena ho visto il sangue e mi sono allarmato - racconta sotto choc Sabino Monterisi, 32 anni, collaboratore scolastico, laureato in Scienze politiche e iscritto all'Ordine dei giornalisti - “Ma cosa hai fatto? Cosa hai in mano?” ho detto all'alunno, poi ho visto il coltello che aveva in mano».

L'alunno è scappato. Poi è stato rintracciato dalla polizia, intervenuta sul posto, a casa dei nonni dove si era rifugiato. Sequestrato il coltello del quale il minore aveva tentato di disfarsi. La polizia sta ascoltando i protagonisti e i testimoni per ricostruire l'intera vicenda. Il collaboratore scolastico è stato portato al pronto soccorso dove il taglio è stato medicato, i medici hanno applicato un punto di sutura, poi il 32enne è stato dimesso con sette giorni di prognosi di guarigione. 

Al momento l'episodio resta senza un perché. La dirigente scolastica, Domenica Pagano, ha detto al Messaggero che il ragazzo non era attenzionato, anzi, i suoi docenti ne parlano in maniera lusinghiera. 

Gli investigatori non hanno accertato «conflittualità familiari o scolastiche pregresse». Inoltre, non risulterebbe alcuno specifico motivo d’astio con il collaboratore scolastico. Le indagini volte a comprendere la dinamica degli eventi sono in corso da parte degli agenti del Commissariato di Sulmona, coordinate dalla Procura del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila. Sono stati attivati gli interventi, anche a tutela dello stesso minore, per valutare e affrontare le ragioni del disagio.

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