Si chiama Hina, che in arabo vuol dire fragranza, pesa 2 chili e 955 grammi ed è la prima bimba profuga, dopo l’istituzione dell’Emirato Islamico in Afghanistan, ad essere nata in Italia. E’ venuta alla luce ieri alle 11.09 all’ospedale di Sulmona. La madre, Bibi Arezu, trentatré anni a settembre, l’ha tenuta in grembo fino all’ultimo minuto, sopportando in silenzio per tutta la notte le doglie e il travaglio.
Poi ieri mattina ha chiesto aiuto ai sanitari della base logistica dell’esercito di Roccaraso, in provincia dell'Aquila, - a quaranta chilometri di distanza dall’ospedale- dove lei, con quel che è rimasto della sua famiglia, è stata trasferita il 18 agosto scorso, in uno dei voli della speranza.
Il parto non è stato facile: «La donna non parla una parola d’italiano – raccontano i medici dell’ospedale Annunziata di Sulmona che la hanno fatta partorire – e abbiamo dovuto portare in sala parto il mediatore culturale per tradurre e guidarla in un momento di urgenza: ha partorito nel giro di pochi minuti». Al suo primo figlio Bibi Arezu era doppiamente spaventata, ma il parto alla fine è andato bene, con mamma e figlia in perfetta salute.