Afganistan, papà ucciso a Kabul: la piccola Hina viene alla luce in Abruzzo

Afganistan, papà ucciso a Kabul: la piccola Hina viene alla luce in Abruzzo
di Patrizio Iavarone
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Giovedì 26 Agosto 2021, 08:02 - Ultimo aggiornamento: 08:21

Si chiama Hina, che in arabo vuol dire fragranza, pesa 2 chili e 955 grammi ed è la prima bimba profuga, dopo l’istituzione dell’Emirato Islamico in Afghanistan, ad essere nata in Italia. E’ venuta alla luce ieri alle 11.09 all’ospedale di Sulmona. La madre, Bibi Arezu, trentatré anni a settembre, l’ha tenuta in grembo fino all’ultimo minuto, sopportando in silenzio per tutta la notte le doglie e il travaglio.

Poi ieri mattina ha chiesto aiuto ai sanitari della base logistica dell’esercito di Roccaraso, in provincia dell'Aquila, - a quaranta chilometri di distanza dall’ospedale- dove lei, con quel che è rimasto della sua famiglia, è stata trasferita il 18 agosto scorso, in uno dei voli della speranza.

Prima di partire ha visto la sua casa in fiamme e poi l’esecuzione del marito davanti ai suoi occhi in aeroporto: fucilato dai Talebani perché collaboratore delle “forze di occupazione”. Per questo la famiglia è stata portata in Italia e qui, a Roccaraso, si trova ora, in attesa di superare il periodo di quarantena ed entrare nel percorso di accoglienza dei profughi.

Il parto non è stato facile: «La donna non parla una parola d’italiano – raccontano i medici dell’ospedale Annunziata di Sulmona che la hanno fatta partorire – e abbiamo dovuto portare in sala parto il mediatore culturale per tradurre e guidarla in un momento di urgenza: ha partorito nel giro di pochi minuti». Al suo primo figlio Bibi Arezu era doppiamente spaventata, ma il parto alla fine è andato bene, con mamma e figlia in perfetta salute.

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