Suicida prima della falsa festa di laurea, due sms alla ex fidanzata prima di uccidersi

Suicida prima della falsa festa di laurea, due sms alla ex fidanzata prima di uccidersi
di Mila Cantagallo
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Lunedì 11 Ottobre 2021, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 11:59

Non si svolgeranno prima di domani o mercoledì i funerali di L.N., lo studente universitario di Pescara che venerdì si è tolto la vita lanciandosi da un ponte a Bologna, mentre i familiari lo raggiungevano per festeggiare la laurea all'Alma Mater Studiorum, ignari che il ragazzo avesse sostenuto non più di due esami. La salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria per gli accertamenti e si attende il nulla osta per il trasporto a Pescara.

Invita i genitori alla laurea e si uccide, aveva dato pochi esami. L'ultimo sms: «Sono sul ponte»

Secondo indiscrezioni, poco prima del gesto estremo lui avrebbe inviato due messaggi dal telefonino alla ex fidanzata ed all'ex coinquilino dell'appartamento bolognese per comunicare che si trovava sul ponte di via Stalingrado, da cui poco dopo si è lanciato.

I genitori e il fratello vivono compostamente il loro dolore nella casa ai Colli, preferendo non ricevere visite.

Il disagio interiore dello studente di Economia che per anni ha nascosto a tutti la verità preferendo la morte ad una confessione liberatoria, viene spiegato dal professor Massimo Di Giannantonio, presidente della Società italiana di psichiatria: «Il suicidio dimostra un drammatico conflitto della mente, è un cortocircuito che trova una situazione paradossale nel cancellare ciò che viene ritenuto doloroso e infamante, una sentenza di morte emessa contro sé stessi perché non viene individuata una soluzione a qualcosa di intollerabile. Un contrasto angoscioso tra ciò che il ragazzo era e ciò che si è sforzato di far credere agli altri, esploso nel giorno in cui si è alzato il sipario sull'inadeguatezza a vivere la realtà».

Secondo lo specialista, l'attività di vigilanza dei genitori può essere stata rallentata dalla pandemia: «Il Covid -19 ha stravolto e manipolato il contatto con la realtà, le relazioni con gli altri, ha favorito la caduta dei controlli, della presenza fisica, facilitando la virtualizzazione della vita sociale e quindi del percorso accademico di questo povero giovane, consentendogli di sviluppare ancora di più le sue fantasie».
 

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