Stefano Palumbo (Pd) rilancia "L’Aquila Capitale della cultura" e il Festival degli Incontri

Stefano Palumbo, cpoagruippo del Pd in Consiglio comunale dell'Aquila
di Sabrina Giangrande
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Sabato 9 Maggio 2020, 07:30
L’Aquila candidata a capitale italiana della cultura, ma il Covid-19 ha interrotto la naturale evoluzione di un progetto così imponente e importante per una città idonea e sensibile agli eventi culturali. Stefano Palumbo, capogruppo del Pd in Consiglio comunale, in una riflessione anch’essa a favore della cultura, così come già molti altri operatori del settore e non si sono espressi in questi ultimi giorni, sottolinea l’importanza per L’Aquila di dimostrare di meritare un simile riconoscimento, proposto dall’amministrazione di centrodestra, e quanto sia giustificato e lecito dare il necessario sostegno a un settore in pesante difficoltà.

«In tempi di distanziamento sociale -scrive Palumbo in una nota- anche i sentimenti che i rapporti dal vivo tra persone sanno stimolare vengono meno e anche le emozioni di assistere ad uno spettacolo teatrale, a un concerto, a una qualsiasi rappresentazione dell’arte, ci sono preclusi. Guardando alla famosa Fase 2 ed a quelle successive, i luoghi della cultura saranno probabilmente tra quelli più penalizzati; dai grandi musei che potranno ospitare meno persone contemporaneamente con l’aumento delle attese, ai piccoli teatri che già potevano offrire per motivi contingenti, pochi posti agli spettatori, passando per gli spettacoli all’aperto limitati anch’essi dal divieto di assembramenti».

Sperimentando nuove frontiere, la cultura deve necessariamente uscire da questo cunicolo, permettendone la sua libertà e capacità di espressione in ogni sua forma, certo è che le limitazioni imposte dal Governo, faranno da cornice per diverso tempo agli spettacoli, delineando un quadro non di certo facilmente modificabile. Perciò, il capogruppo del Partito democratico, propone di pensare nell’immediato anche all’Aquila e a come reinterpretare i tanti eventi culturali che si susseguono solitamente in città, «teatri e band devono tornare ad essere protagonisti della cultura cittadina, lanciando un bando pubblico rivolto alle tante piccole esperienze culturali e musicali presenti sul territorio, stimolando così la proposta di nuove forme di spettacoli di teatro, cinema o concerti sempre dalle piazze aquilane o nella meravigliosa cornice dei nostri borghi, ma capaci di coniugare le limitazioni imposte alla presenza fisica in massa, con le possibilità offerte dalla partecipazione virtuale, unitamente a nuove formule, in grado di supportare anche l’offerta delle strutture ricettive o di ristorazione nel momento in cui riapriranno».

Così, i 700mila euro che furono stanziati per il “Festival degli Incontri”, sommati ai 2,1 milioni di euro previsti per l’annualità 2020 dei fondi “Restart”, darebbero l’impulso agli “attori” della cultura, di esprimere il loro talento, permettendo la programmazione e quindi l’attuazione di eventi e manifestazioni culturali, «come il discusso Festival degli Incontri che andrebbe rilanciato in questa nuova chiave di lettura, con la possibilità di sperimentare produzioni create ad hoc in cui far incontrare ed esibire le realtà aquilane, insieme ai big della musica, del teatro e della letteratura italiana ed internazionale».

Sabrina Giangrande
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