Stadio Acquasanta: i tifosi occupano
il Comune, ma l'impianto
sarà pronto solo nel mese di maggio

Stadio Acquasanta: i tifosi occupano il Comune, ma l'impianto sarà pronto solo nel mese di maggio
di Stefano Dascoli
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Mercoledì 3 Febbraio 2016, 15:42 - Ultimo aggiornamento: 15:51
L'AQUILA - Le lungaggini per il completamento dello stadio di Acquasanta hanno fatto inevitabilmente salire la tensione. All'indomani della sentenza di primo grado del processo sportivo Dirty Soccer (per L'Aquila 13 punti di penalità e 150mila euro di multa che la società spera di ridurre in Appello) è esplosa la rabbia (civile e pacifica) della tifoseria, che considera l'impianto come un possibile punto di forza nella scalata alla salvezza. I prodromi di ciò che è accaduto ieri pomeriggio si erano avuti lunedì, con la comparsa di uno striscione polemico proprio all'interno dello stadio di Acquasanta: «L'Aquila calcio è un patrimonio da difendere ad ogni costo. In questo momento di difficoltà aprire questo stadio è una priorità».

Di tenore ancora più acceso lo striscione che invece è stato affisso ieri dinanzi a palazzo Fibbioni, con un'aperta contestazione. I tifosi organizzati dei Red Blue Eagles e alcuni rappresentanti del Supporters' Trust L'Aquila bella mé hanno infatti «occupato» simbolicamente la sede comunale nel cuore del centro storico, mentre si stava svolgendo l'annunciato vertice tra il sindaco Massimo Cialente, i tecnici dell'amministrazione che stanno seguendo i lavori e i rappresentanti della società rossoblù. Una forma di protesta forte, ma pacifica, frutto soprattutto delle incertezze legate alle tempistiche per il completamento, ad oggi ancora nebulose. E' intervenuta anche la Digos, ma solo per invitare il gruppo (una trentina di persone) ad abbandonare i corridoi di palazzo Fibbioni per attendere l'esito della riunione all'esterno.

I NODI
L'incontro è andato avanti a lungo, dalle 17 fino a oltre le 19.30. Sul tappeto i problemi già noti: manca l'affidamento definitivo per quanto concerne l'impianto di videosorveglianza appaltato in via provvisoria alla Sice di Agrigento perché sono in corso tutte le procedure di controllo della documentazione. E ancora: c'è da risolvere la questione della gestione su cui ieri si è tentato di impostare un'intesa di massima che andrà ratificata quanto prima. In più, ultimo ma non certo per importanza, è stato affrontato il tema delle sistemazioni generali dell'impianto, su cui ci sarebbe bisogno, salvo accordi di diversa natura, di un'ulteriore mini gara d'appalto. Insomma, i tempi per la consegna dello stadio sono tutt'altro che stretti e la tifoseria è arrivata al culmine della sopportazione.

L'unico aspetto per così dire positivo è quello che concerne la fornitura delle poltroncine, la cui consegna avverrà a giorni con il montaggio fissato entro il prossimo 15 marzo. I tifosi hanno atteso pazientemente, chiedendo di avere risposte certe sui tempi di utilizzazione dell'impianto. Dal vertice è emersa una generale volontà di accelerare più possibile ma si è appreso che il cantiere non chiuderà prima di maggio. E questo di certo non calmerà il malumore dei supporters.
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