Spegne mozziconi di sigaretta sul corpo della moglie: condannato a 14 anni

Spegne mozziconi di sigaretta sul corpo della moglie: arrestato a 14 anni
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Venerdì 15 Gennaio 2021, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 11:21

Violentata e maltrattata anche davanti il figlio minorenne. Il Gip del Tribunale dell’Aquila, Guendalina Buccella all’esito del rito abbreviato ha condannato alla pena di 14 anni di carcere un cittadino romeno di 43 anni residente in città, sposato con una ragazza aquilana e padre di un minore.

Secondo l’accusa l’arrestato avrebbe agito «con sevizie e crudeltà, costringendo la donna con la violenza e la minaccia (minacce di morte) a subire rapporti sessuali contro la sua volontà. Il condannato avrebbe anche spento più volte la sigaretta accesa su varie parti del corpo della parte offesa, «ustionandole così la pelle, percuotendola brutalmente con i pugni su varie parti del corpo, provocandole più volte lividi nelle zone temporali, escoriazioni sullo sterno ed ematomi sul volto; tutto ciò con frequenza quotidiana; in un’occasione le spaccava il labbro e le procurava un taglio su un occhio».

Non sono mancati i maltrattamenti sul piano morale e su quello fisico della moglie, «alcune volte persino di fronte al loro figlio minorenne». In pratica il condannato avrebbe percorso la persona offesa con i pugni, l’avrebbe insultata e minacciata di morte (alle volte anche con l’uso di un coltello che le puntava alla gola) avrebbe minacciato di uccidere i suoi genitori, di dare fuoco alla casa di portare via in Germania il figlio minorenne, e di ammazzarsi assieme al bambino.

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