Dopo aver sparato tre colpi di fucile caricato a pallettoni è tornato a casa per lasciare l’arma. Non ha fatto nulla per ripulirla. Dopodiché ha ripreso l’auto e si è diretto al Commissariato. Nessuna telefonata nel frattempo ad un avvocato per chiedere un consiglio. Niente di tutto ciò. La decisione è stata sua e solo sua. Solo dopo la Polizia, una volta sentito il primo racconto, ha chiamato l’avvocato di turno per una difesa. E quando è arrivato sul posto il magistrato è iniziato il racconto fiume, quasi uno sfogo, tutto confermato ieri anche davanti al gip. Dal litigio del pomeriggio fino alla resa dei conti della sera, con dettagli antecedenti. Un’amicizia d’infanzia quella tra Mattucci e il 24enne con feste trascorse insieme e pranzi nelle rispettive case, tutto finito in pochi istanti per un movente passionale come stanno confermando pure gli inquirenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA