Sparatoria al bar, Cavallito di nuovo operato: ora la testimonianza

Sparatoria al bar, Cavallito di nuovo operato: ora la testimonianza
di Patrizia Pennella
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Sabato 27 Agosto 2022, 08:44

Forse dovranno attendere ancora qualche giorno, gli investigatori, prima di riuscire ad approfondire con le dichiarazioni di Luca Cavallito, alcuni elementi fondamentale dell'inchiesta sull'agguato al bar del Parco di Pescara. L'ex calciatore, infatti, ha subito un nuovo intervento chirurgico alla spalla destra, dopo quello praticamente immediato, con cui era stato estratto il proiettile rimasto conficcato durante la sparatoria. I suoi ricordi, accanto alle altre dichiarazioni già raccolte, serviranno ai poliziotti della squadra mobile, coordinati dal dirigente Gianluca Di Frischia, a mettere insieme un primo scenario che dia ulteriore impulso alle indagini. In attesa dei riscontri tecnici che dovrebbero arrivare dall'analisi dei quindici dispositivi affidati a un consulente tecnico per essere scaricati.

Per la gran parte si tratta di telefoni cellulari trovati nelle abitazioni, non si sa se ancora attivi. Da due smartphone, però, potrebbero arrivare gli elementi più importanti: uno era custodito nello zaino di Luca Cavallito, l'altro è rimasto a terra, sotto il cadavere di Walter Albi, l'architetto sessantaseienne che in quell'agguato ha perso la vita. Le indagini girano intorno ai punti di contatto, anche numerosi, che i due amici avevano dal punto di vista economico: una delle loro iniziative comuni potrebbe essere finita nel recinto di una criminalità di livello più alto, magari con ramificazioni sul territorio. Persone a cui non piace scherzare e che, è una delle ipotesi del team di magistrati che cura l'inchiesta (il procuratore Giuseppe Bellelli, l'aggiunto Anna Rita Mantini e il sostituto Andrea Di Giovanni), potrebbe aver deciso per un'azione dimostrativa. Uccidere in pieno centro, a Pescara, proprio nel giorno di chiusura delle feste di Sant'Andrea.
 

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