Sociopsicovirus/ L’amore extraconiugale ai tempi del Covid-19: è di nuovo allarme

“Gli Amanti in Blu” di Marc Chagall
di Tiziana Pasetti
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Giovedì 26 Novembre 2020, 15:20

L’AQUILA Sulla triste situazione in cui versano gli amanti avevo già scritto ai tempi del colera, scusate, del primo lockdown. Ci ritorno brevemente- per non girare anche il coltello, un virus incoronato che governa il mondo basta e avanza, nella piaga- anche alla luce dei fatti strabilianti avvenuti a Bologna: un focoso amante positivo al C19 si reca dall’amante che, nonostante l’insistenza dell’uomo, non solo non apre la porta dell’alcova ma chiama i carabinieri per denunciarlo. Il tapino è stato preso per le orecchie e riportato a casa, per svernare la quarantena e adesso forse pure il castigo per aver infranto il Dpcm numero boh, dalla moglie.

L’Abruzzo tornata Zona Rossa dopo un breve periodo arancio: come si farà? Se ne parla sempre ridicolizzando il tema. Forse ancora il tabù, forse la paura di riuscire ad ammettere fallimenti passati e aprire la porta a scommesse nuove, forse il disincanto, forse il peso specifico degli interessi economici che spesso riescono se non a tacitare di certo a reprimere le ali del cuore: essere amanti, quindi amare in azione, amare in propensione, non vuol dire cercare corpi con i quali copulare.

Magari fosse quello. Amare fuori dagli schemi e dai contratti matrimoniali vuol dire che un giorno ti è cascato un fulmine addosso e sei disperato, perché innamorarsi di un altro o di un’altra non vuol dire smettere di voler bene a chi c’era già, perché bloccare un nuovo sentimento per non ferire chi abbiamo amato non vuol dire “restare”, non vuol dire “esserci”.

Durex ha svolto una grande analisi di mercato per analizzare quanto accaduto fra le lenzuola durante la prima carcerazione, quella che dall’inverno portava alla primavera. E una prima diretta Facebook dell’aquilano Emmanuele Jannini, per presentare i dati raccolti sulla relazione tra sesso e Covid-19 si è tenuta venerdì 13 novembre (www.ticket2love.com).

Entrambe le ricerche puntano l’attenzione sul ruolo fondamentale del sesso come indicatore di benessere: chi durante la reclusione ha svolto attività sessuale ha sviluppato livelli di ansia minori rispetto ai soggetti che non hanno avuto rapporti.

Questa, a grandi linee, l’ipotesi di partenza poi confermata dai dati raccolti.

Ma a quel punto mi sono chiesta, e nelle ricerche non ho trovato risposta: è sufficiente la parte meccanica dell’atto per ottenere risultati corroboranti e allontanare lo spauracchio del crollo vitale? Fare sesso può essere l’azione più stimolante (se condiviso anche con il pensiero, con gli occhi, con le labbra) ma anche la più deprimente (dover ricorrere a luci spente, occhi chiusi, sostituzioni fantasiose, un altro volto da dimenticare).

Mi sono rivolta allora ad un mio amico, anche lui nello staff di Jannini e parte integrante della ricerca di cui sopra, il sessuologo Giacomo Ciocca. «Ho ascoltato il prof, ma la categoria degli amanti?», ho scritto via Whatsapp. «Eh, bella domanda davvero! Ce lo siamo chiesti. E dai dati raccolti ci dovrebbero essere anche info in tal senso ma vanno analizzati», ha risposto. Difficile, lo so, sono cose che tendiamo a non dire, lasciamo ulcerino. «Questa seconda ondata è più pericolosa per la salute psicologica e di coppia. Comunque per gli amanti la tecnologia sta aiutando, il contatto si può mantenere lì. Bisogna valutare anche il rischio e l’eventuale senso di colpa se ti infetti e porti il virus a casa», e Giacomo scrive bene, io concordo in pieno perché a vincere dovrebbe essere non tanto il sentimento quanto il senso di responsabilità sociale. Razionalmente e su carta concordo, come tutti.

Però poi la realtà la conosciamo. Anche se le temiamo, se le ridicolizziamo, se le minimizziamo, tutti conosciamo la portata e il “peso” delle storie che non possono essere dette. Sono storie che sopportano dolore, non solo amore. Il sacrificio che il C19 impone a molti non è piccolo. Impariamo a parlarne, a non riderne, a non additarlo.


Tiziana Pasetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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