Nella casa itinerante, tutta in legno, costruita in poche settimane, ci sono oltre mille reperti dei luoghi storici della Prima guerra mondiale, libri, pubblicazioni, video tutti sugli eroi di quel periodo storico che si stenta a ricordare.
«In particolare mi sono concentrato- dice Coccia- sul ricostruire la vita del soldato, uomo umile, che da ogni parte d’Italia partiva per andare nei teatri di guerra, dove in migliaia persero la vita e non tornarono più a casa. Sono riconoscente a tutti quelli che mi hanno sostenuto in questa mia passione che coltivo fin da ragazzo. Oggi qui c’è tantissima gente, nonostante la pioggia, e questo mi emoziona tantissimo. Casa bagnata...casa fortunata!».
Il museo è itinerante e lo porterò ovunque venga richiesto o dove ci sono eventi collegati alla grande guerra. Già alcuni Comuni e scuole mi hanno contattato per iniziative. E questa per me è una grande soddisfazione. Ringrazio il Gruppo storico Battaglione Alpini L’Aquila e Asd Bandierai dei Quattro Quarti per la loro presenza oggi qui e per la loro esibizione con i costumi e le divise storiche, ringrazio anche gli amici del Veneto con cui da tempo compio le mie ricerche storiche e tutti coloro che oggi sono qui e che nei prossimi giorni verranno a visitare “La casa del soldato”».
Quindi il taglio del nastro con madrina l’onorevole Stefania Pezzopane.
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