Gran Sasso, i test del Ministero: «Il traforo è sicuro». Scongiurata la chiusura

Gran Sasso, i test del Ministero: «Il traforo è sicuro». Scongiurata la chiusura
di Stefano Dascoli
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Lunedì 27 Luglio 2020, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 14:14
Secondo i primi test il traforo del Gran Sasso è assolutamente sicuro. Per il momento non sono emerse criticità dalle verifiche in corso all’interno del tunnel lungo la A24. Indagini imposte dal Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti (Mit) per tentare di rimandare a settembre-ottobre il lavaggio preventivo delle gallerie necessario per i controlli trimestrali più approfonditi. Come spiega al Messaggero l’ingegner Placido Migliorino, del Mit, per «il momento sono stati esaminati 4 chilometri sui 40 totali delle “strisciate” georadar previste per entrambe le gallerie».

Insomma, siamo solo al 10 per cento del lavoro ma, come spiega Migliorino, al momento sembra non emergano criticità: «Lo spessore della calotta è quello atteso, ovvero intorno agli 80 centimetri. Per ora non sono emersi vuoti, ma solo delle criticità locali da valutare più attentamente. Sì, i primi risultati sembrano essere confortanti, ma sono parziali. Non si può escludere, in linea teorica, che possa essere stata analizzata solo una zona buona. Prima che le operazioni non abbiano abbiano riguardato il 50 o 60 per cento del totale, con 20 o 30 chilometri esaminati, i risultati non potranno essere considerati significativi».

Ovviamente i test andranno condotti fino alla fine per verificare palmo a palmo lo stato della calotta. L’obiettivo del Ministero, che sta conducendo i test insieme all’Università di Chieti-Pescara e con la collaborazione della concessionaria, Strada dei Parchi del Gruppo Toto, è quello di dimostrare l’oggettiva sicurezza del transito in galleria in modo tale da rimandare a settembre i controlli più approfonditi. Il lavaggio, infatti, secondo Asl e Regione nasconde dei possibili rischi per l’inquinamento della falda acquifera e per questo necessita della sospensione dell’erogazione idrica. Farlo ora, però, arrecherebbe un grave danno lungo una fetta importante della fascia costiera. Ragion per cui c’è stata la richiesta di procrastinare questo tipo di verifica, a patto però, come ha ricordato Migliorino, che il transito in galleria sia assolutamente sicuro. 
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