«Puzzi di cipolla»: ragazza pakistana offesa, studentessa di Avezzano condannata per odio razziale

«Puzzi di cipolla», ragazza pakistana offesa studentessa di Avezzano condannata per odio razziale
di Manlio Biancone
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Giovedì 18 Luglio 2019, 13:59 - Ultimo aggiornamento: 14:27
Studentessa condannata a dieci mesi per offese xenofobe nei confronti di una ragazza pakistana. Il giudice monocratico del Tribunale di Avezzano, Marianna Minotti ha anche riconosciuto l’aggravante razziale. La condanna è stata emessa nei confronti di una 25enne di Avezzano, M.E.S., studentessa all’epoca dei fatti, che doveva rispondere delle accuse di lesioni e ingiurie aggravate dall’odio razziale.

I fatti risalgono agli anni della scuola e l’episodio contestato al 2012 anche se le minacce e le aggressioni sarebbero cominciate nel 2006, quando la ragazza nata in Pakistan, ma da tempo residente in città, aveva 16 anni. Alcuni degli episodi erano avvenuti alle scuole superiori. La giovane pakistana, assistita dagli avvocati Mario Flammini e Franco Colucc, del foro di Avezzano, frequentava un ragazzo quando, secondo la sua testimonianza, le amiche di una comitiva, alcune delle quali erano nella sua scuola, cominciarono a maltrattarla, sputandole in faccia e tirandole i capelli. Da quell’episodio erano poi passati diversi anni, ma ogni volta che incontrava la 25enne, veniva ingiuriata con frasi come: «Perché non ti hanno lapidata in Pakistan» oppure «pakistana di m... puzzi di cipolla perché non ti lavi?» 
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