La donna, allibita, si è rivolta a un legale per sapere come comportarsi e così è scattata la deenuncia. La vittima, patrocinata dall’avvocato Paolo Sisti, al processo si è costituita parte civile chiedendo 30 mila euro di risarcimento danni, compresi quelli morali. Secondo l’accusa della procura frentana l’imputato, una volta carpita la fiducia sentimentale della donna, l’avrebbe indotta a compiere spese e atti negoziali a suo favore. Dopo la provvisionale risarcitoria la vittima proseguirà il contenzioso in sede civile per ottenere fino all’ultimo centesimo la somma dei suoi risparmi che l’ex amato gli avrebbe sottratto con un raggiro, promettendo che le somme erogategli sarebbero state restituite.
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