A14, viadotti sotto sequestro: Natale in coda
La rabbia dei sindaci

A14, viadotti sotto sequestro: Natale in coda La rabbia dei sindaci
di Tito Di Persio
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Domenica 8 Dicembre 2019, 15:58
I disagi al traffico iniziano con il primo ponte di Natale, quello dell’Immacolata. Disagi per problemi in A14 che ricadranno su Roseto dopo l'ennesimo sequestro di viadotto da parte della procura di Avellino: sotto accusa ancora i guardrail del viadotto SS 150 del Vomano posto lungo la A14 Bologna-Taranto, nel tratto Teramo-Roseto.

«Per questo motivo - scrive Autostrade spa - in corrispondenza del viadotto, il traffico transiterà su una sola corsia per senso di marcia alternato. Contestualmente, sarà necessario disporre la chiusura della stazione di Roseto in uscita per chi proviene da Ancona e in entrata per chi è diretto verso Ancona per la presenza ravvicinata delle rampe di accelerazione e decelerazione con il viadotto stesso fino a quando sarà mantenuto il provvedimento di sequestro. In alternativa, a chi proviene da Ancona, si consiglia di uscire alla stazione di Teramo-Giulianova e, tramite la statale 80 e la statale 16, raggiungere Roseto. Percorso inverso per chi da Roseto è diretto in A14 in direzione Ancona».

Disposizione che ha mandato su tutte le furie il primo cittadino, di Roseto, Sabatino Di Girolamo: «Esprimo tutto la mia preoccupazione per questo problema. È un provvedimento che si ripercuoterà negativamente sull’arteria principale, già intasata di suo normalmente. Inoltre l’asfalto della statale 16 è già ridotto come una groviera dopo la nevicata del 2017. Anche in quell’occasione il traffico fu deviato sull’adriatica. Domani tramite Pec chiederò che mi vengano almeno riconosciuti i danni al manto stradale. E che almeno non venga fatto pagare il pedaggio agli automobilisti».

Sul problema interviene anche il presidente della provincia Diego di Bonaventura: «Code e disagi saranno il meno, buona parte del traffico pesante e anche di quello leggero si riverserà sulla statale 16 attraversando centri abitati con aumento inaccettabile dei livelli inquinanti e del rischio di incidenti. Un problema come questo non può essere risolto sequestrando: il Governo, la società Autostrade e se necessario anche l’autorità giudiziaria si siedano e concertino un piano e un cronoprogramma per la sostituzione dei guardrail incriminati. Non dovrebbe essere così complicato La seconda dorsale più importante del Paese paralizzata per la mancanza di assunzioni di responsabilità di chi per dovere d’ufficio e compiti istituzionali i problemi deve risolverli. Noi siamo “solo” piccoli amministratori di provincia, ma francamente non crediamo che sostituire delle barriere sia un’impresa titanica tale da giustificare questi vuoti decisionali che stanno massacrando l’immagine del Paese e le fragili economie dei territori».

La Procura di Avellino a novembre fece sequestrare preventivamente le barriere “new jersey” di 10 viadotti, da Pescara a Porto Sant’Elpidio. Il caos di quei giorni, finì in Parlamento. Il senatore Luciano D’Alfonso presentò un’interrogazione al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli. A quanto pare la tregua è durata solo pochi giorni.
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