Coronavirus, immigrati trasferiti da Foggia senza guanti e mascherine: scoppia la polemica

Coronavirus, immigrati trasferisti da Foggia senza guanti e mascherine: scoppia la polemica
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Sabato 2 Maggio 2020, 18:35 - Ultimo aggiornamento: 20:17

Non indossavano né mascherine né guanti quando sono scesi a Roseto, in gruppo, da  un pullman proveniente da Foggia. E' nato un caso sulla vicenda dei 18 immigrati che sono stati trasferiti, ieri primo maggio, dallo Sprar di Foggia al residence Felicioni di Roseto degli Abruzzi. Nessuno sa, neanche il sindaco, per quale motivo siano stati trasferiti in piena pandemia da coronavirus.


I video sul loro arrivo a  Roseto stanno girando da ore sui social. E la vicenda monta di ora in ora soprattutto dopo che oggi cinque ragazzi immigrati sono stati visti entrare in una tabaccheria in gruppo, ancora senza guanti e mascherine. Questo pomeriggio è dovuto intervenire il sindaco Sabatino Di Girolamo per cercare di calmare i residenti che lo hanno subissato di domande. Il sindaco ha imposto la quarantena ai ragazzi stranieri e ha detto che lunedì 4 aprile chiederà spiegazioni alla Prefettura.


«Comunico che nel pomeriggio di ieri, su impulso della Prefettura di Teramo, 18 ragazzi migranti sono stati alloggiati in Città presso un residence sul lungomare Trieste -dice il sindaco di Roseto - Provengono da Foggia e, pur non manifestando alcun malessere, sono tenuti ad osservare presso la struttura i 14 giorni di quarantena cautelare. Le forze dell' ordine, già informate , vigileranno sul rispetto dell' obbligo. Nella mattinata di lunedì , con una formale missiva, chiederò alla prefettura di evitare ulteriori arrivi in città , memore dei problemi che una eccessiva presenza di migranti procurò nella estate del 2016, ed in considerazione del particolare momento di pericolo dovuto alla pandemia in atto. Confido sul fatto che l'ufficio territoriale del Governo aderirà al mio invito, essendo stato sempre sensibile e collaborativo ai richiami ed agli appelli delle autorità locali che, notoriamente, non gestiscono lo smistamento dei migranti sul territorio nazionale».

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