Pugno in faccia da un rom dopo una lite: benzinaio in coma, aggressore rilasciato

Pugno in faccia da un rom: benzinaio in coma e aggressore rilasciato
di Tito Di Persio
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Domenica 14 Luglio 2019, 10:19 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 01:51

Il gestore dell'Ip di Cologna Spiaggia, frazione sul mare di Roseto degli Abruzzi (provincia di Teramo) è stato colpito da un pugno in faccia, è caduto e ha battuto con violenze la testa. È in coma. L'aggressore, G.D.G un 38enne di origine rom, dopo aver confessato davanti al  pm, è stato rilasciato.

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È successo alle 11 di ieri mattina quando un'auto si è avvicinata al distributore Ip sulla strada statale 16, nella frazione di Cologna Spiaggia. Il gestore, Gianfranco Pigliacampo, 50 anni di Mosciano Sant'Angelo, molto conosciuto e gran lavoratore, ha iniziato a discutere con il rom, sceso dall’auto, che improvvisamente gli ha sferrato un pugno sul viso. Il benzinaio ha perso l'equilibrio e ha sbattuto la testa, probabilmente, sul cordolo di un gabbiotto a poca distanza. L'aggressore è poi risalito in auto, lasciando l'uomo a terra. I primi a prestare soccorso al benzinaio sono stati alcuni clienti e l’aiutante, che ha chiamato il 118.

Sembrava una cosa da niente, Pigliacampo era cosciente. Ma visto che aveva battuto il capo è stato disposto il trasporto al pronto soccorso di Giulianova. Ma poco dopo l'arrivo in ospedale, l’uomo ha perso i sensi, a causa di un’emmorragia cerebrale, causata dal forte trauma cranico. Il personale sanitario ha deciso il trasferimento nel reparto di terapia intensiva del Mazzini di Teramo. Le sue condizioni sono gravi. Sul posto, a Cologna Spiaggia, sono arrivati anche i carabinieri.

L’autore del folle gesto G.D.G., 38 anni di origine rom, ma risiedente  a Roseto, si è presentato spontaneamente in caserma con il suo avvocato. È stato interrogato direttamente dal sostituto procuratore Laura Colica, che aveva poco prima fatto un sopralluogo nel distributore di benzina. L'uomo ha confermato l’accaduto. Secondo la sua ricostruzione dei fatti, avrebbe picchiato il benzinaio perché il figlio aveva avuto, poco prima, una lite con Pigliacampo. Era una sorta di vendettta. Al termine del lungo interrogatorio, intorno alle 22,30, G.D.G. è stato rimesso in libertà, non si è proceduto al fermo. Successivamente sarà vagliata la sua posizione, anche in base agli sviluppi della situazione clinica dell'uomo aggredito. L'ipotesi di reato è quella di tentato omicidio.


 

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