Premio Strega, Michilli tra i finalisti: «E' un romanzo che ho scritto 15 anni fa»

Premio Strega, Michilli tra i finalisti: «E' un romanzo che ho scritto 15 anni fa»
di Teodora Poeta
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Domenica 7 Marzo 2021, 12:18 - Ultimo aggiornamento: 12:25

Rispettoso dei suoi lettori, che gli dedicano tempo e sono colori i quali chiudono il cerchio di uno scrittore, e riconoscente alla sua editrice Valeria Di Felice, che ha avuto l’intuizione di pubblicare proprio questo romanzo in anticipo su altri, lo scrittore camplese Roberto Michilli, stabilizzato a Teramo ormai dal ‘72, è in corsa per il prestigioso Premio Strega con il romanzo “La sirena dei mari freddi”.


«È un romanzo che ho scritto 15 anni fa – racconta Michilli –, nato da un cortocircuito tra un mio racconto e una scena di un film che mi colpì». Dal cassetto, dove c’è rimasto a lungo, è passato poi nelle mani dell’editrice che ha scelto di pubblicarlo in anticipo sulla tabella che avevano concordato e così, oggi, “La sirena dei mari freddi” è tra il gruppo di libri che aspira a candidarsi al Premio Strega. Nella copertina, disegnata dal figlio dello scrittore, si vedono dei tentacoli su uno sfondo di gelati che si chiudono a cuore proprio perché il romanzo parla d’amore. E’ la storia dell’incontro tra una giovane donna ferita dall’esistenza e sprofondata nella depressione e un anziano professore, carismatico accademico un po’ misterioso che le offre un decisivo appoggio materiale e affettivo. Ogni racconto di Michilli è ambientato in Abruzzo, anche se con nomi modificati. «Mi hanno insegnato che bisogna scrivere di cose che piacciono innanzitutto a noi, altrimenti non siamo in grado di trasmettere emozioni, dopodiché bisogna saper descrivere i luoghi e questo è possibile solo quando li conosciamo perfettamente ed è per questo che i miei romanzi sono ambientati qui, in Abruzzo e nel teramano», spiega. Finire nella rosa dei 62 che il 22 marzo saranno ulteriormente selezionati fino alla finale dell’8 luglio rappresenta una grande soddisfazione, anche se nella sua lunga carriera ce ne sono state molte altre.

«Ho un ego traballante – dice con grande simpatia e umiltà - e questo mi dà fiducia, poi, però me ne dimentico». In realtà la sua carriera da scrittore è iniziata un po’ per caso, dopo una caduta da cavallo che l’ha costretto a rivedere le sue abitudini di vita e anche a realizzare quel sogno che aveva sempre avuto. Michilli è pure un profondo appassionato di letteratura russa e francese. È un uomo, insomma, che riesce sempre a tirar fuori qualcosa di interessante da quel cassetto dove, in realtà, ci sono ancora altri romanzi in attesa di prossima pubblicazione sempre con Di Felice Edizione. Per adesso, intanto, in attesa di sapere come andrà fino al 22 marzo, non resta che scoprire la storia tra la giovane donna e l’anziano professore. A proporre il suo romanzo è stata la giornalista e scrittrice Francesca Pansa che con il suo libro “Nessuna notte è infinita” si è candidata pure lei, lo scorso anno, al Premio Strega.

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