Pescara, sabato di paura: rissa tra spacciatori sulla riviera

Un'immagine della rissa
di Alessandra Di Filippo
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Lunedì 20 Luglio 2020, 11:29
PESCARA -  Un altro fine settimana di controlli serrati da parte di polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale di Pescara e Montesilvano, sotto il coordinamento della questura, nei luoghi della movida. Risultato? Uno stabilimento balneare chiuso, nella notte fra sabato e domenica, per violazione delle norme anti-assembramento. A livello di ordine pubblico, durante la serata di sabato, si sono registrati invece un paio di liti sfociate in rissa, una delle quali poco prima delle 22 su lungomare Matteotti, sotto gli occhi di decine di persone che passeggiavano, l'altra meno grave a piazza San Francesco.

Su lungomare Matteotti a discutere per questioni di droga è stato un gruppetto di spacciatori nordafricani e italiani, all'altezza di via Galilei. «Mi devi ridare la cocaina» è il grido che ha scatenato la zuffa in cui sono volati calci e pugni. Ci sono stati momenti di paura tra i passanti, mentre dai locali vicini sono usciti gli addetti alla sicurezza per cercare di sedare i bollenti spiriti. Solo all'arrivo delle pattuglie della Finanza i protagonisti della rissa se la sono data a gambe. «Una questione di droga, dovevano essere forse degli spacciatori con qualche cliente insoddisfatto» il commento di chi è stato testimone della scena. E dire che, a parte questa situazione più violenta, quello appena trascorso è stato comunque un week end decisamente più tranquillo rispetto ai precedenti, come sottolineato dalla stessa questura. Nelle settimane scorse, si ricorderà, per far rispettare il distanziamento la polizia era stata addirittura costretta ad utilizzare i megafoni.

In poche ore sono stati controllati 42 esercizi commerciali. Problemi sono stati riscontrati solo allo stabilimento Palm Beach su lungomare Matteotti, la cui attività di intrattenimento serale è stata chiusa per cinque giorni. Qui attorno alle 2,50 di domenica sono stati notati parecchi ragazzi dentro e fuori il locale, per cui è stata contestata la violazione delle norme anti-assembramento e anti-contagio. Affluenza ridotta e rispetto delle normative, invece, negli altri stabilimenti della riviera.
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