Rigopiano, primi fondi dello Stato alle famiglie delle vittime

Rigopiano, primi fondi dello Stato alle famiglie delle vittime
di Stefano Buda
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Lunedì 18 Gennaio 2021, 10:14 - Ultimo aggiornamento: 11:04

Quattro anni fa la tragedia di Rigopiano, costata la vita a 29 persone. Sul luogo del disastro, oggi pomeriggio, si ritroveranno i familiari delle vittime, i superstiti e rappresentanti delle istituzioni, per una cerimonia in forma ristretta, ma particolarmente intensa: per la prima volta, infatti, i parenti ricorderanno i propri cari nel posto in cui un tempo sorgeva il resort all’ora esatta della valanga. Sarà presente anche il prefetto Giancarlo Di Vincenzo. Che in una nota sottolinea: «Una partecipazione non meramente formale, ma una vicinanza effettiva, secondo la vera natura abruzzese, dove il dolore si esprime con un silenzio che è più eloquente di qualsiasi parola. Rigopiano per ogni pescarese significava solo gioia e festività, mentre ora porta in sé uno struggente dolore». Prendendo spunto dalle attuali condizioni mete Di Vincenzo auspica che «questa volta la neve non evochi solo lutti e tragedie, ma sia purificatrice, come nel racconto di Joyce, The Dead, dove la distanza tra vivi e morti si confonde, in un messaggio di speranza che vuole assopire il dolore, ma ascoltare, guardando al futuro, la voce di chi non c’è più».

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E la parola futuro, per i familiari delle vittime, significa innanzitutto giustizia. Il 5 marzo si tornerà in aula e, con l’inizio della discussione sulle eventuali richieste di accesso ai riti alternativi, i ritmi processuali dovrebbero subire un’accelerazione. Anche per il segretario alla ricostruzione post sisma 2016-17 Giovanni Legnini «sarà la giustizia a stabilire la verità su Rigopiano, chi ha perso i propri cari e tutta la comunità ne hanno diritto. Le istituzioni hanno comunque il dovere di evitare che, per responsabilità degli uomini, i fenomeni naturali si trasformino in tragedie come quelle del Centro Italia. È per questo che abbiamo assunto l’impegno per una ricostruzione sicura e sostenibile».  L’idea di futuro, tuttavia, è legata anche ai risarcimenti, una partita lunga, che si giocherà soprattutto sul versante civilistico, ma nel frattempo il Governo ha stanziato 10 milioni di aiuti attraverso il protocollo che fu ideato per la strage del treno Corato-Andria. L’arrivo dei fondi fu annunciato nel gennaio del 2019 dall’allora ministro degli Interni, Matteo Salvini e nei mesi scorsi sono stati effettivamente distribuiti i primi 6 milioni di euro. I criteri di assegnazione prevedono circa 200mila euro per ogni vittima.

Per i restanti 4 milioni è allo studio l’ipotesi di accesso anche per i superstiti.

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