Rigopiano, un anno dopo: il giorno del ricordo

Rigopiano, un anno dopo: il giorno del ricordo
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Giovedì 18 Gennaio 2018, 10:10
Oggi, un anno dopo. Oggi, un anno dopo la tragedia dell’hotel Rigopiano travolto da una valanga, si commemorano quelle 29 vittime fra ospiti e lavoratori di uno dei disastri più grandi ed assurdi che si ricordino. Riuscirono a scamparla per puro caso 11 persone fra cui tre bambini, estratti sani e salvi dalle macerie del resort. Il programma comprende appuntamenti religiosi e culturali per l’anniversario che interessa anche Penne nel cui palasport di contrada Campetto, all’epoca quartier generale dei soccorsi. Nel pomeriggio odierno, ospiterà alcuni eventi musicali e culturali con concerti e recital di poesie. Ha pensato a tutto il comitato delle vittime di Rigopiano, impegnato soprattutto nell’operazione di accertamento delle responsabilità: vi sono 23 soggetti indagati a vario titolo, in quattro filoni d’inchiesta, dalla procura della Repubblica di Pescara, fra i quali spiccano l’ex prefetto Francesco Provolo, il presidente della Provincia Antonio Di Marco ed il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta.

Oggi comunque solo raccoglimento e ricordo. «Un programma-spiega Gianluca Tanda, portavoce del comitato delle vittime-in cui ogni poesia e brano musicale è stato scelto con cura per far sentire il nostro grido: silenzioso, ma che in silenzio continua a gridare la nostra sete di verità e giustizia. Federico Perrotta e Pino Insegno condurranno le iniziative a Penne: ci sono sempre stati vicini». Alle 9,45, dopo una breve riunione, i componenti il comitato raggiungeranno Rigopiano per deporre un fiore sul luogo della tragedia. Con loro parteciperà anche l’arcivescovo di Pescara-Penne Tommaso Valentinetti che farà parte della fiaccolata che poi, dal bivio Mirri fra Rigopiano e Farindola, arriverà alla chiesa del paese per la celebrazione della santa messa. «Un momento di condivisione del dolore con la comunità di Farindola», sottolinea Tanda. Alle 14,30 spazio alla parte pubblica del programma. Appuntamento a Penne, al palasport. Monsignor Valentinetti benedirà le 29 piante di leccio messe a dimora dalla Pro Loco ed autorizzate dal Comune di Penne e sulle quali ogni famiglia porterà un pugno di terra del proprio luogo di provenienza. Quindi, si esibirà il tenore Piero Mazzocchetti accompagnato dall’orchestra giovanile di fiati “Claudio Monteverdi”diretta dal maestro Fausto Esposito. Sarà poi Marcello Martella, papà di Cecilia, una delle vittime, professore di fiati al conservatorio di Avellino ad intonare il brano “Signore delle cime”con il coro “Pacini” di Atri, diretto dal maestro Fabio D’Orazio. Sarà poi il turno dell’Ensemble da camera del conservatorio di musica di Pescara (Stefania Franchini e Piero Binchi violinisti, Stefano Morgione violista, violoncellista Massimo Magri) impegnata in “Lascia ch’io pianga” del Rinaldo di Handel, brano cantato dal soprano Ida Perazzetti; il clarinettista Stefano Bellante suonerà l’”Adagio” dal quintetto per clarinetto ed archi di Mozart. Il soprano Amelia Burns si esibirà con l’Aallelujah” di Cohen, mentre il chitarrista Alessandro Cavallucci proporrà “Asturias” di Albéniz. Chiuderanno i canti della corale “Monte camicia” di Penne.
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