Holovin Serhii, il 46enne ex agente delle forze di polizia ucraine, ospite come rifugiato in Italia al Costa Verde di Pineto, aveva iniziato a sentirsi male e ad accusare dolori al petto già da diversi giorni prima di andare in ambulanza al pronto soccorso del San Liberatore di Atri dove poi è morto la scorsa settimana. Ieri, sul suo corpo, è stata eseguita l'autopsia disposta dalla Procura con due indagati iscritti nel registro come atto dovuto, almeno in questa fase: la moglie che ha iniettato un farmaco al marito per tentare di alleviargli i dolori e un altro ex militare ucraino, pure lui ospite della struttura, che invece ha dato alla donna quel farmaco.
Tutto è successo martedì scorso. Ma a quanto pare al 46enne circa quattro giorni prima del decesso gli era stato somministrato quel farmaco da banco utilizzato in Ucraina, e quindi senza ricetta, che lui aveva già usato altre volte.