Ricordato in un convegno all'Aquila Domenico Cotugno a duecento anni dalla morte

Il convegno al Convito nazionale “Domenco Cotugno”
di Carlo Gizzi
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Giovedì 6 Ottobre 2022, 22:23

L’AQUILA Ricordi, incontri, commozione, ma al tempo stesso speranze, antichi innamoramenti, sogni infranti e realizzati, illusioni. Con questo mix di sentimenti si è svolto ieri mattina nella nuova struttura del Convitto nazionale con Licei annessi dell’Aquila (15mila mq; la sede scolastica più grande d’Abruzzo) un incontro tra vecchi e nuovi amici, un simposio di cultura, di storia e di tradizioni con cui è stata ricordata la figura, a 200 anni dalla sua scomparsa, di Domenico Cotugno a cui la scuola è intestata, organizzato dalla dirigente scolastica Serenella Ottaviano.

Con la colonna sonora magistralmente eseguita dall’ensemble dei docenti dell’annesso Liceo Musicale studenti di oggi e di ieri, insieme con i loro insegnanti, hanno raccontato la figura e le opere del grande medico nato a Ruvo di Puglia il 29 gennaio 1736 e morto a Napoli il 6 ottobre 1822. Presente anche il direttore scolastico regionale, Massimiliano Nardocci.

Medico, illuminista, docente di medicina, ricercatore e benefattore, Domenico Cotugno, dopo i primi anni di formazione presso il Seminario vescovile di Molfetta, da autodidatta si dedica allo studio della matematica e della filosofia. All’età di 16 anni si trasferisce a Napoli e dopo aver approfondito gli studi di filosofia, nel 1756 si laurea in medicina presso la Scuola medica salernitana. Si dedica all’insegnamento universitario a Napoli e, trentenne, ottiene la titolarità dell’insegnamento di anatomia descrittiva e patologica. Negli stessi anni lavora come medico nell’Ospedale degli Incurabili, a Napoli e fu il primo ad introdurre gli studenti all’interno degli ospedali perché entrassero in contatto con la medicina e gli ammalati. Di lui, le professoresse Marina De Marco e Maurizia Marchetti, dopo averne raccontato la vita, hanno descritto le doti di umanista che «insegnava ai suoi allievi come illuminare la ragione con il sapere scientifico: unica via per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita umane».

Tra gli altri interventi, quello dell’ex “cotugnino” Tommaso Cotellessa: «Questa scuola per me non è solamente una casa, ma è anche il posto che ha dato una sterzata drastica alla mia vita, mettendomi subito alla prova quando, a soli 15 anni di età, come rappresentante degli studenti sono stato messo dinanzi al problema della sede perché quella storica era stata distrutta dal terremoto».

Anche l’ex rappresentante degli studenti, Camilla Spezza (il suo messaggio è stato letto da una studentessa, essendo Camilla impegnata negli studi universitari a Pisa) ha espresso profondo affetto per il suo Liceo che l’ha vista crescere e maturare: «Una scuola che è e resterà nel tempo palestra di vita per generazioni di ragazzi aquilani; non un semplice luogo di istruzione, ma una fucina di idee e progetti, di impegno sul campo e valore della didattica, di coesione sociale e proiezione alla vita futura». E’ intervenuto anche l’attuale rappresentante degli studenti, Federico Mastropietro.

Del futuro della liceo aquilano, ha parlato il vicepresidente della Provincia dell’Aquila, con delega all’edilizia scolastica, Vincenzo Calvisi. Dopo aver descritto le peripezie amministrative per rendere agibile e sismicamente sicuro il nuovo plesso, Calvisi ha annunciato che all’esito dei lavori di ristrutturazione del “Quarto Cantone”, storica sede del Convitto e del Liceo Classico (oltre che della Biblioteca provinciale e della Camera di Commercio) nel grande aggregato edilizio troverà sede il Liceo Musicale, munito di sale didattiche, sale di ascolto e di incisione che saranno disponibili anche per gruppi musicali e musicisti che vorranno accedervi.

Calvisi ha anche rassicurato sulla destinazione della storica biblioteca “Salvatore Tommasi”: «Tornerà nella vecchia sede».

Dopo l’illustrazione del giornalino scolastico “I Portici” (professoressa Emilia Bernardi) e dei “Quaderni del Cotugno” (professoressa Roberta De Zuani), infine ha preso la parola il prof. Franco Marinangeli in rappresentanza dell’Accademia Medica Aquilana, intestata a Salvatore Tommasi: «Domenico Cotugno è stato un grande medico e scienziato, il primo docente a sottolineare l’importanza di una formazione dei medici basata sulla pratica clinica e sull’osservazione attenta dei fenomeni naturali, e l’Accademia Medica Aquilana, sulla scia del suo grande ispiratore, farà da ponte con le istituzioni, Asl e Università, per favorire la frequenza degli studenti aquilani che lo vorranno all’interno dell’ospedale dell’Aquila, in modo da permettere una scelta consapevole dell’indirizzo universitario».

A conferma della grande volontà di dialogo tra le istituzioni, al termine dell’incontro la preside Ottaviano ha preso contatto con il dottor Pieremidio Bianchi, responsabile dei rapporti istituzionali dell’Accademia Medica, sulle modalità di adesione all’Associazione dell’Istituto Cotugno nel suo insieme di studente corpo docente.

Carlo Gizzi

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