Ricatto al senatore D'Alfonso, geometra chiede soldi per non testimoniare: condannato

Ricatto al senatore D'Alfonso, geometra chiede soldi per non testimoniare: condannato
di Stefano Buda
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Giovedì 22 Settembre 2022, 08:14

Condannato a due anni di reclusione a Pescara Giuseppe Cantagallo, il geometra pennese che, da grande accusatore di Luciano D'Alfonso nel processo Mare-Monti, è finito a processo con l’accusa di tentata estorsione ai danni dell’ex governatore. Accusa che ora gli è valsa una pesante condanna penale. Assolti invece, “perché il fatto non sussiste”, gli altri tre imputati. 

 Il tribunale monocratico, presieduto dal giudice Francesco Marino, ha condannato inoltre Cantagallo a 500 euro di multa e a 5.000 euro di risarcimento del danno. Il senatore – tramite l’avvocato Roberto Milia – si era costituito parte civile unicamente nei confronti del geometra pennese.

La vicenda risale al 21 novembre del 2017, quando Cantagallo avrebbe dovuto deporre, in qualità di testimone chiave dell'accusa, nel processo sulla mancata realizzazione della strada statale 81.

Alla vigilia dell'udienza, però, Cantagallo inviò una e-mail a D'Alfonso, chiedendo 130.000 euro in cambio della sua rinuncia a testimoniare. L'ex governatore segnalò tutto alla Procura, che aprì l’inchiesta.

Nel corso delle indagini venne poi accertato che Cantagallo, dopo avere ricevuto l'avviso di garanzia in riferimento alla tentata estorsione, per sottrarsi all'interrogatorio presentò un certificato medico, «nel quale si dava implicitamente conto del fatto che il geometra fosse in cura da un medico – era stata la ricostruzione del pm Mantini - benché lo stesso non l'avesse più visitato da diversi anni».

Il senatore D’Alfonso, che nel frattempo ha ottenuto la piena assoluzione nel processo Mare-Monti, ha accolto con soddisfazione la notizia.

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